“Nel momento più delicato della gestione dell’emergenza sanitaria con la seconda ondata che apre scenari preoccupanti per la tenuta del sistema economico e sociale del Paese, il Governo non può scaricare sui sindaci tutte le responsabilità locali”.
Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, di Italia Viva a margine dell’ultima conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e del Dpcm del 18 ottobre.
Prosegue il dirigente locale di Italia Viva:
“Al netto della improvvisa sterzata contro il Mes è inaccettabile un provvedimento nazionale che divide il Paese, appesantendo chi, come i sindaci, continua a essere l’ultima frontiera delle istituzioni verso i cittadini”.
E ancora sottolinea Polese:
“Mi trovo perfettamente d’accordo con il presidente nazionale dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ‘denuncia’ una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei primi cittadini la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica.
Le amministrazione locali in una fase come questa andrebbero tutelate e accompagnate e non strumentalmente lasciate sole.
Per fortuna i sindaci hanno le spalle forti e sapranno anche in questa fase dare del loro meglio, ma resta una situazione incomprensibile con un Governo nazionale che prova a migliorare la norma solo dopo molte insistenze.
A tal proposito faccio i miei migliori auguri al sindaco più votato d’Italia, Ciro Buonajuto, di Ercolano che proprio oggi è stato nominato vicepresidente nazionale dell’Anci.
Si tratta dell’ennesima conferma che dove c’è qualità c’è Italia Viva”.
Tornando sulla vicenda del Mes, Polese spiega:
“Diventa ancora più importante in questo momento sostenere la petizione nazionale proposta nei giorni scorsi dai nostri Davide Faraone, Maria Elena Boschi e Luigi Marattin a favore della nuova linea di credito europea.
Non si tratta di una scelta politica fumosa.
Si chiede semplicemente di dire sì alla possibilità concreta di avere subito a disposizione oltre 30 miliardi di euro per la spesa sanitaria nazionale e ovviamente per la Basilicata”.