La fase 2 del piano vaccini dovrebbe iniziare a breve.
Ma non tutte le Regioni procederanno con lo stesso ritmo.
Prima che ci fossero tagli e si verificassero ritardi nell’approvvigionamento dei vaccini, il Piano messo in campo dal commissario all’Emergenza Domenico Arcuri prevedeva che le persone sopra gli 80 anni sarebbero state vaccinate già a fine Gennaio.
Ora è slittato tutto.
Inoltre è di oggi la notizia dell’arrivo in Basilicata di 600 dosi del vaccino di Moderna, mentre le prime dosi del vaccino Astrazeneca (prodotto in collaborazione con l’Università di Oxford e l’Istituto di Ricerca di Pomezia) dovrebbero essere disponibili a partire dalla prossima settimana in Italia.
Tuttavia come fa sapere IlFattoQuotidiano:
“gli esperti hanno consigliato di somministrare il vaccino Astrazeneca solo a chi ha 18-55 anni.
Gli anziani, quindi, sono tagliati fuori.
Per loro potranno essere utilizzati solo i farmaci Pfizer e Moderna.
È per questo che nelle prossime ore sono previsti diversi vertici tra le Regioni e Arcuri per capire come rimodulare la tabella di marcia, garantire i richiami e allo stesso tempo evitare che certe aree del Paese partano troppo tardi rispetto alle altre“.
L’attuale calendario vede il Trentino Alto Adige già partito, Umbria, Lazio e Valle d’Aosta hanno aperto le prenotazioni e le prime dosi verranno iniettate a partire dall’8 febbraio.
A ruota Veneto, Friuli, Liguria, Campania e altre Regioni, che hanno fissato la partenza tra metà Febbraio e la fine del mese a causa di problemi logistici.
Per la Basilicata si era ipotizzato il Primo Febbraio, ma la data di oggi è stata “congelata” a causa dei ritardi nelle consegne.
In base a quanto riferisce la Regione Basilicata notizie più certe si avranno nei prossimi giorni.