Poche ore fa Conte ha parlato alla Camera dei deputati esponendo a grandi linee le nuove misure anti-Covid previste per il nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare domani.
Stasera alle ore 18:00 è previsto l’incontro con il Senato.
Come si apprende sulla Repubblica ecco alcune anticipazioni di Conte:
“La pandemia corre repentinamente in Europa, costringendo ogni Paese a varare nuove misure restrittive di settimana in settimana.
Entro mercoledì saranno pronte nuove restrizioni.
Gli italiani contagiati sono di numero ben più elevato rispetto alla prima ondata anche se la qualità dei contagi è diversa e inferiore: oggi fino al 96% delle persone sono asintomatici o presentano sintomi lievi.
Tuttavia è preoccupante l’affollamento generale degli ospedali, in particolare quello dei reparti non covid e delle terapie subintensive.
Quanto alle terapie intensive l’Italia affronta la nuova emergenza potendo contare, tra posti già attivati e posti attivabili in base alle esigenze delle diverse aree, 10.841 posti, sostanzialmente più di un raddoppio rispetto alla scorsa primavera.
Rimetto al Parlamento ogni decisione rispetto alla necessità di misure necessarie con la massima speditezza per arginare il repentino aumento del contagio, anche perchè entro il prossimo mese saranno 15 le regioni a rischio.
Nel prossimo Dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio e misure via via più restrittive.
L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute.
Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire con alcune specifiche misure che intendono rafforzare la mitigazione del contagio.
Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie e tabacchi, in ragione della maggiore attrattività che questi spazi suscitano nel week end.
Intendiamo disporre la chiusura dei corner adibiti alle attività di scommesse, così come musei e mostre.
Prevediamo la riduzione fino al 50% della capienza dei mezzi pubblici locali e un limite agli spostamenti da e per le regioni con coefficienti di rischio a meno di motivi di lavoro.
Prevediamo limiti alla circolazione delle persone nella serata più tarda salvo che per esigenze lavorative.
C’è la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado passino alla didattica a distanza”.