Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle giornata di ieri 8 Aprile, ha tenuto una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.
Nel suo discorso il Premier Draghi ha ribadito:
“Seguire le linee guida fornite dal ministero e, nello specifico, la raccomandazione di usare il vaccino per gli over 60.
Bisogna vaccinare prioritariamente chi ha più di 80 anni, chi ne ha più di 75, fino ad arrivare a chi ha più di 60 anni e così via.
Si potrebbe dire: smettetela di vaccinare gli psicologi trentacinquenni come operatori sanitari.
Questa credo sia la prima domanda da fare.
Con che coscienza la gente salta la lista dei vaccini se sa che lascia esposta una persona che è a rischio di morte o è fragile?
La disponibilità di vaccini c’è e non è calata.
Ora è il momento di prendere delle decisioni.
Le dosi in arrivo ad aprile basteranno per vaccinare tutti gli over 80 e gran parte degli over 75 in tutte le Regioni.
La campagna di vaccinazione procede a speron battuto e il commissario e le Regioni stanno già facendo un gran lavoro.
Importante vaccinare i soggetti fragili perché da questo dipende la ripresa economica e le riaperture.
Le riaperture sono la miglior forma di sostegno all’economia, ma queste devono avvenire in sicurezza.
Quanto più celermente si potranno avere le categorie a rischio vaccinate e quanto prima si potrà riaprire.
Sulla scuola, voglio dare ai ragazzi più grandi la possibilità di chiudere l’anno con almeno un mese di lezioni in presenza.
Non ho una data per le riaperture.
Ci stiamo pensando in questi giorni, perché dipende dall’andamento dei contagi, ma anche dall’andamento delle vaccinazioni nelle fasce a rischio.
Il ministro Garavaglia dice il 2 giugno, magari anche prima, chi lo sa.
L’importante è riaprire.
La stagione turistica non è abbandonata, è nel nostro interesse accettare turisti stranieri col certificato vaccinale.
Sarà più semplice riaprire nelle Regioni che sono più avanti con le vaccinazioni.
Il generale Figliuolo ha confermato l’obiettivo di arrivare a 500mila somministrazioni al giorno.
Dovremo continuare a vaccinarci anche negli anni a venire, perché ci saranno le varianti.
Alcuni contratti per le forniture dei vaccini fatti alla leggera. La Commissione Ue non ha proibito di fatto l’export dei vaccini”.
A proposito del calo della fiducia nel vaccino AstraZeneca, Draghi ha detto:
“È minore rispetto a quello che si potrebbe pensare. Io sono vaccinato con AstraZeneca, e anche mia moglie. Non l’ho fatto alla leggera.
Il Def conterrà uno scostamento di bilancio che sarà più ampio di 32 miliardi.
Ho detto a Salvini che ho voluto io il ministro Speranza nel governo e che ne ho molta stima.
Entro il 30 aprile l’Italia presenterà il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per il quale saranno necessarie le assunzioni di nuove competenze”.
Draghi ha condannato fermamente lo sgarbo subìto dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ad Ankara:
“Mi dispiace moltissimo per l’umiliazione che ha dovuto subire.
Bisogna essere molto franchi con queste persone.
Sono dei dittatori di cui si ha bisogno”.
Riguardo alle critiche ricevute per i suoi ringraziamenti alla Libia per i salvataggi dei migranti nel Mediterraneo, il premier ha detto:
“Sono consapevole di essere stato criticato.
In realtà i temi di cui non ho parlato in conferenza stampa sono stati affrontati nei colloqui.
L’Italia è preoccupata per il rispetto dei diritti umani, abbiamo chiesto il superamento dei centri di detenzione per i migranti”.
Infine, a proposito dello sblocco dei licenziamenti, Draghi ha confermato il termine del 30 giugno.