Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid, a “Mezz’ora in più” su Rai3 fa il punto della situazione sull’epidemia da Coronavirus e l’impatto dei vaccini sulla popolazione.
Queste le sue parole:
“La variante Omicron ha scombussolato tutti i piani.
I contagi sono tanti, ma sono legati anche a molti più tamponi. A crescita lineare di ospedalizzazione e terapia intensiva e comunque molto legati a chi non è vaccinato.
Se facciamo un confronto con l’anno scorso quando c’erano molti meno contagi avevamo quasi il doppio di ospedalizzazioni e terapie intensive e più decessi.
La barriera dei vaccini ha funzionato, se il vaccino viene bucato da Omicron non si può dire che lo stesso si osserva sulla malattia grave.
Nei 120 giorni la barriera tiene molto.
Abbiamo già fatto quasi 23 milioni di booster, siamo quasi al 50% di chi ha ricevuto la doppia vaccinazione e quindi al 38% sulla popolazione generale e questi numeri ci pongono davanti a Spagna e Portogallo, vicinissimi ai valori assoluti della Germania.
L’obbligo vaccinale entrerà a pieno regime entro il 15 febbraio.
Per gli over 50 ho emanato una circolare dove dico alle Regioni di attivare finestre straordinarie per loro senza andare a intaccare le altre fasce.
Il personale medico c’è, è stanco ma lo abbiamo, e a dicembre ho firmato ordinanza e le convenzioni sono state rinnovate.
Le sedi straordinarie saranno aperte dalle Regioni.
E c’è anche la novità di giornate libere.
Metteremo tutto sul sito.
In alcune regioni, come la Lombardia, si stanno programmando vaccinazioni anche di notte mentre, dove sarà possibile, si procederà con inoculazioni senza prenotazioni.
Siamo al 90,3% di persone che hanno avuto una dose o sono guariti e l’86% di totalmente vaccinati.
Il problema è vaccinare quelli che non hanno mai visto il siero.
Stiamo lavorando per persuadere con tutti i mezzi coloro che non sono vaccinati e che rischiano tantissimo come mi hanno detto i medici.
È importante il ritorno a scuola. Le scuole sono luoghi sicuri ed è importantissimo dal punto di vista sociale.
Abbiamo fatto le scorte, da gennaio abbiamo una disponibilità di più di 27 milioni di dosi.
La macchina sta funzionando, il problema è vaccinare quelli che non hanno mai visto il siero, persuaderli con tutti i mezzi.
Siamo al 90,3% che hanno avuto una dose o sono guariti.
L’Europa ha fatto come un diesel, ha avuto difficoltà a scaldarsi ma ora la macchina sta funzionando.
Sono in arrivo altre 40mila confezioni di pillole anti-Covid Molnupiravir che si sommano alle quasi 12mila già distribuite: andranno ai pazienti che hanno maggiore probabilità di un esito grave della malattia”.