Coronavirus: “Il materano e il resto del Sud sono stati dimenticati. Offrire alla fascia territoriale Matera-Jonica-Metapontina l’occasione di ripartire”! La richiesta

Il segretario dell’Ugl Matera, Pino Giordano, in un comunicato stampa dichiara:

“La Fase 2 prevista dal Governo è deludente e priva di coraggio, il materano e tutto il resto del Sud sono stati dimenticati.

La fotografia sui dati Covid-19 ci consegna una provincia dove la povertà si è notevolmente accentuata concentrandosi con una forte incidenza in tutte le famiglie.

In questo declino sanitario sono stati coinvolti tutti, in una regione che risulta essere ricca di risorse quali acqua, petrolio, agricoltura, fabbriche piccole/medie.

Non siamo per niente d’accordo sul comportamento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, comprendiamo i rischi che potrebbero derivare dal diffondersi della pandemia, tuttavia si potrebbe riaprire l’Italia a seconda delle zone di contagio.

In particolare, nel materano e in tutta la Basilicata, la curva epidemiologica è a zero.

Riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici dai primi di giugno significherebbe far saltare la stagione estiva con un danno incalcolabile e irreversibile per l’economia materana.

In questo territorio già si registrava, prima della pandemia, un popolo sommerso che, con dignità, cercava di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere.

Ora da Conte arriva la ‘mazzata’ con l’annuncio sulla Fase 2: nessuna parola, neppure sulla riapertura degli hotel, villaggi e stabilimenti balneari.

C’è troppa incertezza sui tempi di riapertura, in attesa delle nuove linee guida del Governo, ma già in fortissimo ritardo.

Per questo l’Ugl Matera non può esimersi di chiedere a Conte: fate presto, o sarà un disastro.

Si diano le autorizzazioni per iniziare le attività di manutenzione delle strutture in attesa del via libera alla riapertura.

Sono necessarie delle linee guida proprio per dare delle indicazioni univoche agli operatori: le aziende hanno bisogno di programmare.

Chiedersi che estate sarà, quella del 2020, per Matera e il Metapontino, non equivale soltanto a porsi interrogativi di natura simbolica.

Dopotutto siamo una provincia in cui la bella stagione oltre a produrre certa letteratura ha pure un risvolto pratico di industria.

È quindi lampante che manca un piano strategico per il rilancio del turismo.

Abbiamo un Governo incapace a programmare, buono con i proclami.

Noi Ugl ribadiamo che questo è il momento di offrire alla fascia territoriale Matera-Jonica-Metapontina l’occasione di ripartire con condizioni più favorevoli, al netto di tutte le misure di sicurezza e le distanze sociali per evitare il rischio di nuovi contagi.

Il 4 maggio il nostro territorio deve avere la possibilità di ripartire prima del resto d’Italia”.