Cresce la preoccupazione tra i vertici del Governo, e non solo, alla luce delle ultime notizie: a destare scalpore la folla di persone, accalcate davanti negozi e bar, nel primo fine settimana che ha visto, quasi in tutta Italia, un allettamento delle misure anti-Covid.
Preoccupano anche i pranzi in famiglia della domenica e le tanto attese tavolate delle festività natalizie.
In merito Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi del capoluogo lombardo, ha dichiarato a Sky tg24:
“dal punto di vista statistico, più contatti hai durante il giorno e più puoi inciampare, sfortunatamente, in un caso che può essere addirittura asintomatico o paucisintomatico.
La maggior parte dei casi si verifica in famiglia, dove si abbassano le difese e l’attenzione nei confronti del distanziamento.
Un pranzo domenicale in famiglia è più rischioso in una passeggiata nelle vie dello shopping”.
Incalza anche il sindaco di Polignano a Mare (Bari) e presidente di Anci Puglia Domenico Vitto:
“La nostra vita è fatta di abitudini, di routine consolidate.
Ci sono momenti in cui le abitudini possono costarci caro e questo è uno di quei momenti.
A Polignano molti degli ultimi contagi sono avvenuti a pranzo la domenica.
A pranzo le mascherine si abbassano per mangiare, spesso ci si riunisce in spazi ristretti non arieggiati: il contesto ideale per far correre il coronavirus.
La forma più alta di amore per i nostri genitori e i nostri nonni sta nel non andare a mangiare da loro, nel non fare tavolate enormi, nell’indossare la mascherina durante le visite necessarie.
Non dobbiamo fornire al virus occasioni d’oro, soprattutto durante le festività.
Non siamo robot e tutto questo avrà un costo emotivo altissimo, ma è il momento di mettere da parte le abitudini per salvare la più sacra delle abitudini, la vita”.