Da oggi, 6 Novembre, entrano in vigore il nuovo Decreto del Premier Conte e le nuove misure anti-Covid.
Tre le zone in cui è stata divisa l’Italia, quattro Regioni si trovano in zona rossa, due in zona arancione, le restanti in zona gialla:i colori corrispondono al livello di rischio legato alla pandemia.
A ciascun “colore” risponde un preciso pacchetto di misure: la zona rossa, di fatto, prevede un lockdown.
In tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22:00.
La Basilicata è una regione “gialla”, quindi vigono le misure restrittive più “morbide” previste dal Decreto.
Come riportato dalla testata online “Open”, ecco come comportarsi, evitando di incorrere in sanzioni, dalla zona rossa alla gialla
“Spostamenti tra Regioni
Ci si può spostare tra Regioni che appartengono allo stesso colore. Tra zone di colore diverso, no.
Ma se il passaggio è rapido e indolore – quindi in autostrada ma senza la sosta in autogrill -, allora sì.
Chi risiede nelle aree gialle non può per nessun motivo lasciare casa per andare in zona rossa o arancione.
L’unico motivo per farlo è avere le famose “comprovate esigenze”, come il lavoro.
I dubbi da zona a zona
Zona rossa
Autocertificazione: necessaria, sì, ma non indispensabile.
Essendo un lockdown light è necessario giustificare eventuali spostamenti per lavoro, necessità e urgenza da e per una regione rossa o all’interno dello stesso territorio.
Non è necessario, invece, portarla con sé se si va a fare attività sportiva o motoria; lo è se si va dal barbiere. Rimane il dubbio se sia necessaria portarla, ad esempio, se si va a prendere i figli a scuola (se si viene fermati con il bambino in auto all’orario di entrata o uscita da scuola è facile dimostrare che l’uscita è consentita).
Attività motoria: consentita in un raggio d’azione circoscritto rispetto alla propria abitazione. Deve essere all’aperto e individuale.
Ma il Viminale potrebbe cambiare le carte in tavola e assimilare l’attività motoria a quella sportiva. In questo caso cambierebbero le regole in corsa?
Zona arancione
Portare il cane fuori dopo le 22:00: il cane non è un passepartout.
Se durante la prima ondata la passeggiata attorno all’isolato, senza alcun limite orario, era una delle poche cose consentite, questa volta – anche se il dpcm non menziona l’argomento -, se alle 22:00 scatta il coprifuoco, gli animali dovranno essere portati fuori nella fascia oraria 5-22.
Zona gialla
Trasporti pubblici: con il nuovo dpcm si è tornati al regime della capienza al 50%.
Chi controlla?
La norma non dice a chi è demandato.
Quel che è certo è che non tocca alle forze dell’ordine.
Ma è anche vero che il conducente non può sapere quando ha raggiunto la capienza massima e, nel caso, vietare ai passeggeri di salire. Lo stesso vale per i passeggeri.
Cene e feste a casa con famiglia e amici: prima si poteva ospitare fino a sei persone; poi il consiglio di non invitare nessuno.
Col nuovo dpcm il tema è sparito.
L’unica è la raccomandazione ad indossare la mascherina a casa propria se in presenza di persone non conviventi.
Sembra che l’argomento sia lasciato al buonsenso dei cittadini”.
Per la “zona gialla”, come precisa Tg24 Sky:
“Tra le norme essenziali ci sono:
- l’obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa e il divieto di uscire da casa tra le 22:00 e le 5:00 (si può uscire esclusivamente per motivi di lavoro, di salute o casi di necessità);
- stabilita anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ma rimangono aperti al loro interno i negozi alimentari, le farmacie, parafarmacie ed edicole;
- chiuse anche mostre, musei e sale bingo;
- la scuola sarà in dad dalle superiori;
- restano consentiti gli spostamenti sia all’interno del proprio Comune sia fuori;
- per quanto riguarda lo sport, è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche nelle aree attrezzate e parchi pubblici, ovviamente dove questi siano accessibili e comunque nel rispetto della distanza di sicurezza;
- restano aperti nella fascia gialla anche i circoli sportivi, ma è vietato l’uso degli spogliatoi;
- restano chiuse, invece, piscine e palestre”.