Sono quelli che potrebbero sviluppare forme più aggressive di Covid, anche se non rientrano tra le categorie a rischio.
Si tratta dei giovani che, dopo più di un anno di restrizioni, fremono per tornare alla normalità.
Lo sa bene la ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che in merito al piano del governo nei prossimi mesi dichiara:
“Tra maggio e giugno dovremmo iniziare a vaccinare anche le classi di età dei più giovani che, notoriamente, si spostano e socializzano più delle altre.
Non è il momento di abbassare la guardia, e di far venir meno quel senso di responsabilità dimostrato finora: perché i progressi registrati dalla campagna per i vaccini fanno finalmente intravvedere un orizzonte diverso che ci consentirà di tornare gradualmente alla normalità.
Ci saranno specifici servizi programmati a livello territoriale che riguarderanno, in particolare, le aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, i parchi, i litorali più frequentati, le arterie stradali e autostradali, le stazioni ferroviarie, i porti e gli aeroporti”.
In un’intervista al “Messaggero” il ministro ha sottolineato:
“I ragazzi stanno pagando un prezzo molto alto: in termini di assenza forzata dalle aule di scuola e delle Università, di riduzione degli spazi di socialità e della libertà di viaggiare per motivi di studio e di vacanza.
In vista dell’estate, per limitare al massimo il contagio, c’è bisogno di uno sforzo straordinario“.