“Dobbiamo avere un po’ di pazienza in più, sapendo che stiamo mettendo in sicurezza il Paese.
Poi ci sarà un momento, dopo il 18 maggio, in cui conteranno le differenze territoriali“.
A dare la notizia, come riporta Fanpage, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.
Secondo la stessa testata on-line:
“A confermare un’ipotesi di questo tipo è anche Vittorio Colao, guida della task force creata dal governo per la fase 2: ‘Ripartiremo a ondate, pronti a chiudere piccole aree se il male riparte, con regole diverse a seconda delle regioni e mettere alla prova il sistema‘.
In sostanza, dipenderà tutto dall’andamento del contagio che si registrerà nelle prossime settimane.
Dal 4 maggio, cioè, si dovrà monitorare attentamente la diffusione del virus sui vari territori, sia per essere pronti a una rapida chiusura nel caso in cui la curva del contagio tornasse a salire, ma anche per valutare se sia il caso o meno di procedere con l’allentamento delle misure restrittive.
Una valutazione che, per forza di cose, sarà diversa a seconda delle Regioni allo studio.
Il 18 maggio, allo scadere dell’ultimo Dpcm annunciato da Conte, si provvederà a implementare una strategia differenziata.
Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha definito un’ipotesi di questo tipo ‘ragionevole’, pur rivendicando l’approccio nazionale adottato dal governo: ‘Non dimentichiamo che aver fatto il 10 marzo scelte uniformi per tutto il territorio nazionale ha salvato il Centro-Sud.
Ricordo che in quei giorni molti volevano chiudere solo il Nord‘.
Il ministro Boccia ha quindi lanciato un appello alle Regioni, affinché non cominci una gara alla riapertura più prossima:
‘Più contagi, più restrizioni. Meno contagi, più aperture.
Ma il Covid non è stato sconfitto.
Faccio un appello a tutte le Regioni: lavoriamo come sempre gomito a gomito, ma non fate partire la gara a chi apre prima perché sarebbe irresponsabile.
Il Paese sta ripartendo, ma in sicurezza: non è il momento di allentare la tensione e di dividersi per tre giorni prima o dopo di apertura‘”.