In un’intervista a “La Stampa”, il ministro della Salute, Roberto Speranza, dichiara:
“L’età media dei positivi è scesa a 40 anni, basta assembramenti.
I ragazzi devono proteggere i loro genitori e i loro nonni.
La priorità è massimizzare le misure di precauzione.
In questi giorni ne stiamo vedendo di tutti i colori: discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo.
Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento.
La situazione è seria”.
Nel corso dell’informativa al Senato sul coronavirus ha poi precisato:
“Il primo accordo sottoscritto con AstraZeneca ci dovrebbe consentire di avere le prime dosi di vaccino già entro la fine del 2020.
In queste ore stiamo ultimando le linee guida generali per la ripresa di ottobre.
C’è stato un lavoro lungo dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute: è arrivato ieri al Comitato tecnico-scientifico e lo consegneremo nel giro di poche ore alle Regioni per fornire l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa.
La richiesta era arrivata in questo Parlamento e mi fa piacere poter dare qui oggi questa informazione.
L’autunno dovremo affrontarlo con regole ancora serrate e con prudenza.
In questi mesi abbiamo costruito un rapporto positivo tra scienza e politica: quest’ultima può scegliere meglio se ha capacità di ascoltare i nostri scienziati e il lavoro del Cts è molto importante, nella piena trasparenza che è la regola che ci siamo dati.
Nel decreto che stiamo discutendo in queste ore c’è la risposta a un’interrogazione che mi era stata posta da Fratelli d’Italia sulle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie sospese e rinviate durante l’emergenza Covid, che hanno aggravato un problema già pesante prima della pandemia.
Si tratta di mezzo miliardo di euro che ho chiesto al ministro dell’Economia per un piano straordinario affinché il nostro Ssn possa recuperare visite mediche, interventi e prestazioni diagnostiche che in questi mesi di Covid non siamo riusciti ad affrontare.
È evidente che a settembre dovremo ripartire, confermo che l’intenzione del Governo è molto chiara e che il nostro obiettivo è far riaprire tutte le scuole in piena sicurezza.
Il lockdown sarà definitivamente superato nel nostro Paese solo il giorno in cui tutte le scuole di ogni ordine e grado potranno riaprire.
Chiudere le scuole è stata per quanto mi riguarda la scelta più difficile, anche se indispensabile.
Sulle scuole stiamo lavorando a ripristinare una relazione più organica tra l’universo della salute e quello della scuola, esistente fino a quando negli anni Novanta fu eliminata la Medicina scolastica.
Il tema di fondo è non lasciare soli i nostri insegnanti e i nostri presidi: se c’è una questione di natura sanitaria, bisogna che chi ha la competenza sanitaria aiuti a gestire la vicenda”.