Si fa sempre più spazio, anche a seguito del miglioramento della situazione Coronavirus in Italia, l’ipotesi che vede il posticipo del coprifuoco.
Oggi infatti la cabina di regia politica deciderà sullo slittamento del coprifuoco alle ore 23:00 o a mezzanotte a partire da lunedì prossimo.
Non solo, si discuterà anche della data per la riapertura dei centri commerciali nel weekend (probabilmente dal 22 maggio) e della ripartenza delle feste di matrimonio (si pensa da metà giugno).
Atteso anche l’ok ai nuovi parametri per definire i colori delle regioni.
La richiesta è quella di non considerare più l’indice Rt come criterio per la classificazione in fasce, ma rivedere l’Rt ospedaliero e l’incidenza dei casi di infezione.
Come fa sapere nel dettaglio Money, le novità del decreto Covid di maggio partirebbero proprio dal coprifuoco.
Attualmente fissato dalle 22 alle 5, lunedì 17 maggio l’orario di rientro a casa potrebbe essere spostato di 1 o 2 ore, anche se più probabilmente slitterà alle 23. Stando alle fonti vicine a Palazzo Chigi, il premier Draghi non sarebbe disposto di concedere più di un’ora.
La misura potrebbe entrare in vigore dal 24 maggio.
In questo modo i ristoranti e i locali potrebbero servire al tavolo (all’aperto) almeno fino alle 22.30. Difficile, invece, che il coprifuoco verrà abilito, almeno non prima di giugno.
Ma la Cabina di regia potrebbe dare l’ok anche alla riapertura anticipata a maggio dei ristoranti al chiuso. Ricordiamo che l’ultimo decreto ha fissato la riapertura delle sale interne dei locali al 1° giugno, ma il pressing delle regioni, delle categorie e del centrodestra potrebbe far sì – dati permettendo – che già da maggio si possa tornare a pranzare e cenare anche dentro, o di prendere il caffè al bancone, pratica attualmente vietata dal decreto in vigore.
Le piscine all’aperto, invece, hanno ripreso l’attività dal 15 maggio, mentre le palestre e le piscine al chiuso riapriranno il 1° giugno, stando all’attuale decreto.
Il protocollo per la ripartenza dei centri sportivi al chiuso c’è, ora si aspetta il parere definitivo del Cts, con l’ultima parola che spetta all’esecutivo. Il nuovo decreto di maggio non dovrebbe apportare novità su questo fronte, ma in attesa della cabina di regia il condizionale è d’obbligo.
Come detto, la revisione servirà anche a trovare un accordo sulla ripresa di quei settori ancora fermi, come il wedding.
Le Regioni hanno presentato il protocollo per la ripartenza dei matrimoni (o per meglio dire dei ricevimenti, visto che le cerimonie sono consentite), ma ora si attende il parere definitivo del Cts e l’ok del governo.
L’ipotesi più accreditata è che si possa tornare a festeggiare le nozze dal 15 giugno, ma sono spuntate anche il 12 e il 19 giugno come possibili date.
Attualmente i centri commerciali sono aperti nei giorni feriali, ma restano chiusi sabato, domenica e nei giorni festivi e prefestivi (tranne le attività essenziali al loro interno). Sarà la cabina di regia a stabilire una data di riapertura dei negozi dei centri commerciali nel weekend, che potrebbe essere sabato 22 o al massimo il 29 maggio.
Cosa ne pensate?