Il 20 febbraio è la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato, un momento particolare che, come dice la legge 155/2020 che l’ha istituita lo scorso novembre, è voluto “per onorarne il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio nel corso della pandemia di Coronavirus nell’anno 2020”.
In questa giornata tutte le professioni ricordano chi non c’è più per colpa di Covid-19, ma anche chi per il virus si è ammalato e chi è in prima linea, attivo più che mai, per contrastare e fermare la pandemia.
Questo il messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, in questa giornata che cade a un anno esatto dall’inizio della diffusione del coronavirus anche in Italia con la scoperta del paziente 1 di Codogno e con i 55 italiani rientrati da Wuhan:
“Il nostro Paese sia riconoscente verso medici e infermieri, che da un anno fronteggiano in prima linea la pandemia.
E si investa in sanità per la tutela della salute di tutti.
La prima giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato costituisce una importante occasione per rinnovare la più profonda riconoscenza del Paese verso tutti coloro che con professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno dalla sua comparsa, ancora ci affligge.
Fin dall’inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all’altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile.
È Stato un impegno contrassegnato da difficoltà e sofferenze: moltissimi operatori hanno contratto il virus e tante sono le vittime che abbiamo dovuto piangere tra medici e infermieri.
Soprattutto a loro va dedicata questa giornata.
Il nostro sistema sanitario nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell’intera collettività.
Per queste ragioni rivolgo, a nome di tutti gli italiani, un saluto riconoscente a tutto il personale sanitario ed esprimo commossa vicinanza ai familiari dei caduti per la salvaguardia della salute di tutti noi”.