Saranno i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità a sancire per le prime regioni italiane il passaggio in arancione a partire da lunedì 17 gennaio.
Se si dovessero confermare i dati ad oggi a disposizione, potrebbero essere tre: Piemonte, Calabria e Liguria.
Questo il punto fatto da “Il Sole 24 ore”:
“Le ultime due hanno già superato le soglie (oltre 30% di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari e oltre il 20% in terapia intensiva).
La Liguria è in bilico. Non solo.
I numeri attuali, se confermati, spingono anche la Campania in zona gialla.
Soltanto Molise, Puglia, Sardegna, Basilicata e Umbria (quest’ultima in bilico) resterebbero in fascia bianca.
La Liguria è la regione che registra attualmente il tasso di occupazione più alto dei reparti ordinari (38,8%) con terapie intensive però al 19 per cento.
Il Piemonte e la Calabria hanno già numeri da zona arancione.
Il primo con i reparti ordinari al 31,7% e le terapie intensive al 22,3 per cento.
E la seconda con il 36,1% in area non critica e il 20,1% in rianimazione.
Ma rischiano anche il Friuli Venezia Giulia (27,7% in area non critica e 23,4 per cento in terapia intensiva), le Marche (rispettivamente 24,6 e 27,3 per cento) e la Sicilia (30,8% e 17%).
E si avvicina ai parametri della zona arancione anche la Lombardia: sono saliti al 28,7% i pazienti Covid ricoverarti nei reparti ordinari e al 16,1% quelli in rianimazione.
Rischia anche la Valle d’Aosta (passata in zona gialla dal 10 gennaio insieme a Emilia-Romagna, Toscana e Abruzzo), che ha ricoveri nei reparti ordinari addirittura da zona rossa (46,4%) e terapie intensive al 18,2 per cento.
Con un ricovero in più degli attuali sei scatterebbe l’arancione. E con quattro in più addirittura il lockdown.
Va segnalato peraltro, che al di là della pressione ospedaliera maggiore (oltre il 30% di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari e oltre il 20% nelle terapie intensive), nella zona arancione le misure restrittive sono diventate pressoché identiche a quelle della zona bianca e gialla (dove le norme sono attualmente identiche).
In base all’ultimo decreto anti Covid di fine anno e alla tabella pubblicata da palazzo Chigi, l’obbligo di super green pass è stato infatti esteso in zona bianca e gialla a partire dal 10 gennaio praticamente a tutte le attività per le quali in precedenza era previsto solo in arancione”.