Ogni anno, il Ministero della Salute pubblica il documento “Monitoraggio dei LEA attraverso la cd. Griglia LEA” per verificare l’effettiva erogazione delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai cittadini.
Come riporta il Sole 24 ore, sulla base dei dati della Fondazione Gimpe (“Adempimenti LEA 2008-2017”):
“Oltre un quarto (il 26,3%) delle risorse assegnate negli anni dallo Stato alle Regioni per garantire i Livelli essenziali di assistenza ai cittadini, cioè le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale dà gratuitamente o dietro pagamento di un ticket, sono andate a vuoto non producendo servizi”.
Queste le conclusioni che è possibile trarre dai dati messi a disposizione dalla Fondazione, come la stessa dichiara in un comunicato ufficiale:
“La percentuale cumulativa di adempimento delle Regioni è del 73,7% (range 53,9-92,2%): in altri termini, se i punteggi rappresentano l’indicatore ufficiale per monitorare l’erogazione dei LEA, il 26,3% (range 7,8-46,1%) delle risorse assegnate dallo Stato alle Regioni nel 2010-2017 non ha prodotto servizi per i cittadini.
Interessante rilevare che la percentuale di mancato adempimento relativa al 2017 (18,7%) è simile alla stima di sprechi e inefficienze (19%) dell’ultimo Rapporto GIMBE sulla sostenibilità del SSN.
Regioni e Province autonome non sottoposte a verifica degli adempimenti hanno performance peggiori di quelle sottoposte a verifica, ma con trend di miglioramento molto differenti: in particolare, se Friuli-Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento hanno raggiunto elevate percentuali di adempimento, le performance di Valle D’Aosta e soprattutto di Sardegna e Provincia autonoma di Bolzano sono allineate a quelle delle Regioni in Piano di rientro.
Solo 11 Regioni superano la soglia di adempimento cumulativo del 75% e, ad eccezione della Basilicata, sono tutte situate al Centro-Nord, confermando sia la ‘questione meridionale’ in sanità, sia la sostanziale inefficacia dei Piani di rientro nel migliorare l’erogazione dei LEA.
Così Cartabellotta:
‘Questa valutazione pluriennale fornisce numerosi spunti per definire le regole di implementazione del Nuovo Sistema di Garanzia che, salvo ulteriori ritardi, dovrebbe mandare in soffitta la griglia LEA dal gennaio 2020.
In un momento storico per il SSN ,in cui il Ministro Speranza ha ripetutamente dichiarato che l’articolo 32 è il faro del suo programma di Governo, i dati del nostro report parlano chiaro.
Senza una nuova stagione di collaborazione politica tra Governo e Regioni e un radicale cambio di rotta per monitorare l’erogazione dei LEA, sarà impossibile ridurre diseguaglianze e mobilità sanitaria e il diritto alla tutela della salute continuerà ad essere legato al CAP di residenza delle persone‘”.
Adempimenti livelli essenziali di assistenza 2010-2017