Ancora una volta, si rinnova l’appuntamento annuale con lo sport nella splendida cornice di Roma, per testimoniare la rinascita della vita grazie al trapianto e l’effetto dello sport sulla salute.
Dal 4 al 6 ottobre 2024, presso il Centro di Preparazione Paralimpica “Tre Fontane”, gestito dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), in via delle Tre Fontane 27, gli atleti del Comitato Speciale ANED Sport si ritroveranno nel ricorrente appuntamento dei Giochi Nazionali Trapiantati (XXXII edizione) e Dializzati (XXIX edizione), mentre i ciclisti si sfideranno in un circuito immerso nelle splendide strade della Città Eterna.
Panio Angelo, trapiantato di rene da 32 anni, residente a Bernalda, due volte campione mondiale nel 2019 a Newcastle e nel 2024 in Australia, un risultato straordinario, a cui si aggiungono le partecipazioni ad altre competizioni nazionali ed europee vincendo tante medaglie.
Si cimenterà nelle discipline di atletica leggera (5 km. marcia, 100m., 200m. e 1.500 m.
Francesco Fiore, trapiantato di rene e cuore, residente a Matera, ha partecipato lo scorso anno al suo primo mondiale in Australia conquistando il terzo posto nel tennis singolare e doppio, discipline che lo vedranno protagonista anche ai Giochi Nazionali.
Entrambi si stanno preparando con molta dedizione e sacrificio per un altro prestigioso appuntamento: quello di Dresda, in Germania, dove nell’agosto 2025 si terranno i campionati mondiali dei trapiantati.
Le manifestazioni sportive nazionali sono organizzate annualmente da ANED e rappresentano un’occasione per tutti per riflettere sull’importanza dell’esercizio fisico per le persone dializzate e trapiantate di tutti gli organi, cellule e tessuti.
Grazie all’attività fisica le persone malate in dialisi o trapiantate, migliorano i percorsi di cura e i percorsi di vita.
Grazie alla donazione di organi, tanti possono tornare a vivere pienamente, con lo sport, lo studio, il lavoro o la famiglia: una vera e propria rinascita dopo lunghi periodi di sfide.
Sarà una gioiosa festa di sport e fratellanza che celebra la vita e i valori dello sport ai più alti livelli, testimonianze di vita, resilienza e solidarietà, con l’intreccio di tante storie ed emozioni che, insieme, si sono unite per trasmettere un messaggio fondamentale: IL TRAPIANTO È VITA!
I trapiantati sono testimoni dei successi e delle speranze nel campo dei trapianti d’organo, ci tengono a inviare un ringraziamento accorato a tutte le persone che, con un semplice gesto di generosità e altruismo, pur in un momento di sofferenza e dolore straziante, hanno ridato la speranza ad un bambino, una donna, un uomo, uno di noi.
Il “sì” non è prerogativa soltanto di matrimoni o quesiti referendari. A volte, si tratta di dire “sì” alla vita stessa; la scelta di donare gli organi è uno di questi casi. Sceglierlo significa offrire, nel momento in cui la nostra esistenza venisse meno, la possibilità di sopravvivere a un’altra persona.
Un gesto semplice quanto forte di solidarietà umana, che è anche riaffermazione dell’appartenenza a una comunità.
Per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule il 2023 è stato un anno senza precedenti: l’attività della rete trapiantologica italiana ha ottenuto praticamente in tutti gli indicatori i migliori risultati mai realizzati nella storia del nostro Paese.
I donatori utilizzati hanno raggiunto la quota di 2.042, 4.462 gli interventi totali di trapianto di organi di cui 2.245 i trapianti di rene, le opposizioni alla donazione si attestano intorno al 30%: un dato ormai storico.
I “no” alla donazione registrati nel 2023 hanno determinato circa 2.340 mancati trapianti: prospettive di cura non realizzabili per altrettanti pazienti in attesa di un organo.
Al 31/12/2023 sono ancora oltre 8.000 i pazienti in lista di attesa.
In Basilicata, purtroppo, i dati sono altalenanti e non del tutto positivi: nel 2023 sono stati effettuati 6 prelievi di organi da cadavere con un indice di 5,5 prelievi di organi da cadavere per milione di abitanti, mentre le opposizioni espresse dalle famiglie lucane sul 37,5%, un dato ancora troppo alto.
Dall’inizio di quest’anno sembrava che qualcosa stesse cambiando, poi l’attività di prelievo di organi si è inspiegabilmente fermata; ci sono ancora molti problemi da superare.