I Carabinieri della Compagnia di Tricarico, a Zagarolo, nell’immediata periferia romana, con l’ausilio di militari del Gruppo di Frascati, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti di origine croata, un uomo, N. I., 63enne, e una donna, S. A., 22enne, ritenuti responsabili di furto in abitazione.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale – Ufficio G.I.P. di Matera, Dr.ssa Angela Rosa Nettis, su richiesta della Procura della Repubblica di Matera, Dr.ssa Rosanna De Fraia, scaturisce dalle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Tricarico a seguito di un furto in abitazione avvenuto a Tricarico il 3 ottobre 2018, in danno di un’anziana, 78enne del luogo.
In quella circostanza ad agire furono due donne che, avvicinata l’anziana con un pretesto, chiedendo informazioni sulla vendita di un appartamento ubicato in prossimità dell’abitazione della pensionata, riuscendo a carpire la fiducia della povera malcapitata, riuscirono a entrare in casa, approfittando della sua ospitalità.
Una volta dentro l’abitazione, approfittando della situazione di particolare vulnerabilità della vittima, una di esse la intratteneva distraendola con raggiri, mentre l’altra complice si introduceva nella camera da letto, trafugando tutti gli oggetti in oro che erano custoditi in un armadio.
Le indagini avviate dai Carabinieri, che si sono avvalsi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza comunale e della testimonianza della vittima e di alcuni vicini di casa, hanno consentito di individuare il mezzo utilizzato dalle due donne e da un terzo complice, N. I., che le attendeva a breve distanza, poi risultato essere a capo del gruppo.
Dalle indagini è emerso, infatti, che N. I., per gli spostamenti, utilizzava una Opel Astra Station Wagon risultata intestata ad un cittadino di nazionalità romena, già detenuto per reati specifici, a cui sono risultati intestati fittiziamente ulteriori 56 mezzi, che si ritiene siano stati utilizzati per commettere analoghi reati su tutto il territorio nazionale.
Proprio per questo motivo, i Carabinieri hanno avviato le procedure di sequestro e di radiazione di tutti i citati veicoli.
Alle prime luci dell’alba di ieri, quindi, per N. I. e S. A. sono scattate le manette.
Dopo le formalità di rito i due arrestati sono stati tradotti nelle carceri di Regina Coeli e Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini continuano per accertare la commissione di analoghi reati sull’intero territorio regionale.