Da domani nuova stretta anti-Covid: per andare a pagare un bollettino postale o a versare un assegno in banca bisognerà avere il green pass, anche in formula base, ovvero ottenuto da tampone.
Le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia, saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.
Il Governo ha chiarito che l’accesso libero a tutti questi “esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”.
Ma per tutto il resto servirà il passaporto vaccinale base (che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid, o con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido).
Sempre da domani scatta, inoltre, la multa di 100 euro per chi ha più di 50 anni e non si è adeguato all’obbligo vaccinale.
L’obbligo di immunizzarsi dal 15 Febbraio varrà anche per andare a lavorare: chi non lo rispetta rischia una multa da 600 a 1.500 euro.
Chi non si presenta al lavoro sarà considerato assente ingiustificato e non potrà percepire lo stipendio.
Quella del 1° Febbraio è, quindi, un’altra data spartiacque: a fissarla è l’ultima normativa anti-Covid (il Dl 1/2022) approvata dal Consiglio dei ministri a inizio gennaio, nel pieno della quarta ondata del virus.
Finisce, infatti, il periodo “transitorio” concesso dal decreto a chi, tra gli over 50, non si era ancora vaccinato.
Già oggi, intanto, il Governo potrebbe decidere la proroga per le mascherine obbligatorie all’aperto e per la chiusura delle discoteche, e avviare il superamento dell’Italia a colori per l’emergenza Covid.
Si sta valutando, inoltre, di allungare la validità del green pass – che sempre da domani scende da 9 a 6 mesi – solo per chi ha già ricevuto la terza dose, forse anche senza una scadenza.