Un tavolo tattile, in legno, con superficie in 3d, dalle forme morbide e quasi vellutate, con due paesaggi, quello della savana e quello giurassico, popolati da 14 animaletti colorati.
Un gioco pedagogico pensato per rendere più spensierata la permanenza di piccoli pazienti nei reparti pediatrici.
Animaletti che interagiscono con i bimbi grazie all’utilizzo di un cellulare.
Raccontano delle loro abitudini, di cosa mangiano, il loro carattere e le loro passioni.
Insomma, storie simili a quelli dei bambini, dove emergono le virtù ma anche piccoli difetti e imperfezioni, dove le disabilità diventano “valore” e gli ostacoli trampolini di lancio verso una nuova vita.
Ispirato al metodo “Bruno Munari”, artista designer milanese, secondo il quale il gioco diventa un’attività cognitiva a pieno titolo, il tavolo diventa lo strumento da esplorare attraverso il tatto.
Un tavolo pensato per emozionare, per suscitare delle emozioni positive e catturare l’attenzione dei più piccoli grazie alle superfici a rilievo, con alternanze di pieni e vuoti.
Animali fantastici con nomi fantasiosi, partendo però dalla forma di quelli più classici, in modo da essere riconoscibili, ma allo stesso tempo sorprendere con dei dettagli inconsueti come il corno di Ugo il rinoceronte che è un’antenna wifi per poter giocare alla playstation.
Ogni animale vive nel suo habitat naturale: restano in equilibrio sulla superficie grazie a calamite nascoste nelle zampe, disegnate in maniera tale che qualsiasi oggetto fuori dal tavolo non riesca a stare in piedi da solo.
A ideare il tavolo tattile, due materani, l’artigiano del legno, Luca Colacicco e l’architetto Nico Colucci.
Un giocattolo in legno ma con un cuore digitale, unendo alla maestria di lavorare il legno l’innovazione tecnologica.
L’anno scorso il tavolo è stato allestito nella sala giochi del reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini, adesso troverà spazio anche al San Carlo di Potenza.