Questo l’appello rivolto a Governo e Parlamento da 11 sindaci di Puglia e Basilicata
“Prorogare il termine ultimo per il deposito delle osservazioni, favorire l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto tra le Regioni Puglia e Basilicata.
Gli 11 sindaci appulo-lucani dei territori indicati come potenziale sede del deposito unico nazionale di scorie nucleari sono tornati a riunirsi, dando forma e sostanza ad un documento che sarà ora inviato ai presidenti delle Giunte regionali di Puglia e Basilicata, ma anche ai parlamentari eletti delle due regioni, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri all’Ambiente ed allo Sviluppo economico.
A sottoscrivere l’atto il Sindaco di Gravina in Puglia, Alesio Valente, e i suoi colleghi:
- Rosa Melodia (Altamura);
- Francesco Frigiola (Laterza);
- Domenico Bennardi (Matera);
- Nicola Massimo Morea (Irsina);
- Viviana Cervellino (Genzano di Lucania);
- Fernando Teodoro Maria Scattone (Acerenza);
- Antonia Maria Fidanza (Oppido Lucano);
- Domenico Raffaele Tataranno (Bernalda);
- Piero Marrese (Montalbano Jonico);
- Vincenzo Zito (Montescaglioso).
Nel documento, che richiama le iniziative istituzionali messe in campo a far data dalla pubblicazione da parte della Sogin, avvenuta il 5 Gennaio scorso, della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, si ribadiscono le forti perplessità e la sostanziale contrarietà ad una eventualità che, qualora dovesse tradursi in concretezza, andrebbe a pregiudicare lo sviluppo e la crescita di territori legati da una comune vocazione agricola e culturale e sedi di siti di importanza comunitaria (SIC), Zone di protezione speciale (ZPS) e di siti riconosciuti Patrimonio Unesco, di Parchi nazionali e regionali, di zone di grande pregio ambientale, archeologico e agricolo.
Da qui la scelta di dar corso ad un’azione sinergica, oltre i confini comunali e regionali.
Pure per questo, a sostegno delle diverse, qualificate iniziative istituzionali già intraprese sia in Puglia sia in Basilicata, il gruppo degli 11 ribadisce «l’opportunità che, quale segno della massima espressione democratica e partecipativa, venga convocato un incontro alla presenza dei rappresentati di entrambe le Regioni, per l’avvio di un confronto attivo e costante, vista la continuità territoriale», a sostegno delle attività già messe in campo sul piano istituzionale, come ad esempio l’istituzione di una cabina di regia pugliese, a cura della Regione Puglia.
Massima attenzione, inoltre, viene riservata alle questioni giuridiche ed operative, nello specifico alle osservazioni da redigere e depositare entro 60 giorni, termine del quale si chiede la proroga, almeno a 120 giorni, sia in considerazione della complessità dei temi da approfondire e della necessità di coinvolgere il territorio nella discussione, sia alla luce delle vicende inerenti la costituzione di un nuovo Governo, che complicano il confronto tra livelli istituzionali differenti.
Ragioni per le quali, si legge nel documento, pur essendo stata comunque già avviata la fase di elaborazione delle osservazioni, si sollecitano i parlamentari eletti di Puglia e Basilicata, ma anche i Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico e la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad adoperarsi perché la proroga richiesta venga accordata in tempi brevi, consumati i necessari passaggi di ordine normativo ed amministrativo”.