È arrivata l’ora Legale: più luce ma anche più stanchezza. Come vi siete svegliati? Ecco i consigli

Da poche ore è tornata l’ora legale: questa notte alle ore 2:00 tutti hanno spostato in avanti la lancetta di un’ora.

Un’ora in meno di sonno dunque.

Le giornate saranno sempre più lunghe e ci sarà più luce solare da sfruttare.

L’ora legale rimarrà in vigore per sette mesi fino all’ultimo fine settimana di ottobre: l’ora solare tornerà nella notte tra Sabato 25 e Domenica 26 Ottobre.

Come sempre l’orario viene spostato in piena notte in modo da non interferire troppo con le attività giornaliere.

Come spiega laStampa, da anni in Italia e in Europa tiene banco il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora.

Sono stati soprattutto i paesi del Nord Europa a spingere su questa possibile abolizione, ma anche in Italia non sono mancate le polemiche e le raccolte firme per avere la stessa ora tutto l’anno.

La battaglia nel Parlamento europeo è iniziata nel 2015, quando la Commissione europea era stata esortata a studiare gli impatti del cambio dell’ora per procedere poi a una sua abolizione, di fronte a dati ed evidenze del caso, anche economiche.

Nel 2023 l’esecutivo ha deciso di aspettare che gli Stati membri trovino la quadra su un tema che continua a generare perplessità e divisioni.

Tra le conseguenze negative c’è la salute.

Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), aveva detto:

“Col passaggio ora legale/ora solare e viceversa, si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore.

In una consistente fetta di popolazione si registrano problemi del sonno, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali, ecc”.

Per la nutrizionista Carmen Campana:

“Mantenere un buono stato di vita e un’alimentazione corretta potranno servire per prevenire o contrastare i disagi legati al cambio d’orario”.

 Ecco i 7 consigli dell’esperta:
  1. E’ bene non esagerare con le porzioni e mantenersi leggeri per evitare di appesantire ulteriormente il fisico. Privilegiare, quindi, metodi di cottura semplici: al vapore, alla griglia, al forno e al cartoccio.
  1. A colazione è consigliabile bere una tisana con un cucchiaino di miele (al posto dello zucchero) che combatte la stanchezza e restituisce il buon umore. Si possono consumare spuntini di frutta fresca associati al consumo di frutta secca, come una manciata di noci o mandorle.
  1. Nelle ore serali evitare di assumere alimenti che richiedono tempi di digestione molto lunghi come cibi ricchi di grassi oppure cibi in scatola o superalcolici e tutti gli alimenti eccitanti.
  1. Pane, pasta, orzo, riso: contengono l’amminoacido triptofano, che favorisce la produzione di serotonina garantendo il benessere cerebrale. In particolare il riso indicato per combattere stanchezza e problemi digestivi, anch’essi tra le conseguenze negative del cambio dell’ora.
  1. Tra la verdura fresca (condita con olio di riso e di girasole), via libera agli spinaci che contengono magnesio, calcio, vitamina B6 e acido folico, sostanze che favoriscono il rilassamento muscolare.
  1. Per contrastare la stanchezza assumere la vitamina b1 (tiamina). Questa presiede alla trasformazione dei carboidrati in energia ed è fondamentale per la salute delle cellule nervose. E’ contenuta nei cereali integrali, semi, legumi.
  1. Vietata l’assunzione degli ‘acidi grassi trans’, associata a maggior aggressività ed irritabilità. Motivo in più per limitare il consumo di margarine e cibi pronti in questo periodo dell’anno.

L’ora legale è una convenzione stabilita oltre un secolo fa per risparmiare prima di tutto energia.

Secondo i recenti dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano beneficia di minori consumi di energia per 340 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 130 mila famiglie.

Il dato si traduce in un risparmio economico di oltre 75 milioni di euro.