Si è conclusa la tre giorni a Roma in Luiss 1,2,3 dicembre, che ha visto come moderatore il professore Giuseppe Cassano, lucano doc, originario di Pisticci, con oltre 60 relatori fra i più prestigiosi studiosi.
L’ultimo giorno in diretta ed in collegamento da tutta Europa, si sono svolte le prime riflessioni giuridiche su un mondo che verrà: il metaverso.
Il professore, ha provato a dare una definizione, sostenendo che quella che più possa in prima battuta essere da preferire, e che prende spunto da un saggio di Matthew Ball, The Metaverse Primer, è:
“Il Metaverso è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato.
Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente”.
O meglio ancora quando ci si riferisce al Metaverso si vuole intendere:
“una rete di massima scalabilità e interoperabilità di mondi virtuali 3d reindirizzati in tempo reale, che possono essere vissuti in modo sincrono e persistente da un numero effettivamente illimitato di utenti con un senso individuale di presenza al loro interno, e che garantiscono la continuità dei dati relativi a identità, storia, diritti, oggetti, comunicazioni e pagamenti”.
Dall’intervento, reperibile sul sito della Luiss, e della rivista Diritto di Internet, che dirige, si evince che il professore è altresì convinto che occorre che ci sia un unico Metaverso e non più Metaversi.
Ossia che solo l’interoperabilità dei cd metaversi potrà consentirne la massima potenzialità di quello che dovrà essere un unico Metaverso.
È infatti importante sottolineare che:
“la interoperabilità non è solo un concetto tecnico e astratto, al contrario, essa sarà fondamentale per trarre il massimo delle esperienze all’interno del metaverso.
Oggetti, identità, modalità di pagamenti e ‘situazioni’ dovranno essere compatibili, riconosciuti e accessibili nei diversi spazi all’interno del metaverso.
L’interoperabilità è pertanto una condizione necessaria affinché queste tecnologie passano dispiegare completamente il loro potenziale”.