“È la Valbasento la candidata ideale per ospitare questo centro nazionale”! La richiesta

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa della Femca Cisl Basilicata firmato dal segretario generale Carella nel quale si propone la Valbasento come candidata naturale per ospitare il centro nazionale per l’ambiente e l’energia.

Francesco Carella, sollecita a questo proposito il Presidente della giunta regionale Bardi a convocare in tempi brevi il tavolo con i sindaci della Valbasento e le parti sociali richiesto tramite il Presidente della Provincia di Matera Marrese.

Afferma il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella:

“Sosteniamo la proposta lanciata dall’assessore Gianni Rosa di candidare la Basilicata ad ospitare il centro nazionale di alta tecnologia per l’ambiente e l’energia previsto nel piano nazionale di ripresa e resilienza.

Riteniamo altresì che la Valbasento abbia le carte in regola per diventare la sede di questo importante investimento.

Comprendiamo le necessità di dedicare un’ampia parte dell’agenda pubblica al futuro di Stellantis, però anche la Valbasento e i tanti disoccupati che attendono risposte da anni meritano attenzione e rispetto da parte delle istituzioni.

Il tavolo deve servire a fare chiarezza, innanzitutto sulle bonifiche ambientali che costituiscono la premessa di ogni ipotesi di reindustrializzazione e rilancio dell’area.

Inoltre, vogliamo capire come si intende procedere con le risorse del recovery fund per attrarre nuovi investitori sul territorio.

La proposta lanciata dall’assessore Rosa di realizzare in Basilicata un hub energetico dell’idrogeno va valutata con attenzione purché preveda il coinvolgimento diretto delle compagnie petrolifere che già operano sul territorio, anche in ragione del fatto che la nostra regione è già nei fatti un hub energetico nazionale con due importanti insediamenti petroliferi.

L’auspicio è che la convocazione della giunta regionale arrivi in tempi brevi per dare un bel segnale di speranza e fiducia ai lavoratori e ai disoccupati e per fare del prossimo 1° Maggio un’occasione per riflettere concretamente sul futuro da costruire e non sul passato da dimenticare”.