“È lucano il Ten. Col. Gianluca Tramutola, comandante del Battaglione Genio Ferrovieri del Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito Italiano di istanza a Castel Maggiore (Bo).
Il personale della citata unità oggi è stato impiegato nel disinnesco di un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale ritrovato nel porto di Ancona.”
Spiega l’esercito italiano la vicenda:
“Gli artificieri dell’Esercito, provenienti dal reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO), hanno completato le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto nell’area portuale di Ancona.
L’ordigno, una bomba d’aereo di fabbricazione americana del peso complessivo di circa 240 kg e 128 kg di tritolo, risalente al secondo conflitto mondiale, è stato trovato parzialmente esploso e in pessime condizioni di conservazione.
Le operazioni di bonifica, coordinate dalla Prefettura di Ancona, sulla base delle indicazioni tecniche del Comando delle Forze Operative Nord dell’Esercito di Padova, hanno visto all’opera, sinergicamente, personale specializzato dell’Esercito e della Marina Militare in perfetta aderenza sia alle procedure operative previste per le emergenze sia al sistema di protezione civile.
Le attività, seguite e coordinate costantemente dal Centro Coordinamento Soccorsi convocato presso la Prefettura di Ancona, cui hanno preso parte i rappresentanti delle componenti istituzionali e tecniche interessate, si sono svolte in tre distinte fasi durante le quali i genieri dell’Esercito, con il nucleo CMD (Conventional Munition Disposal), nei giorni antecedenti l’intervento, hanno realizzato presso il sito di rinvenimento dell’ordigno, una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti dovuti a un’eventuale esplosione accidentale e successivamente hanno provveduto alla neutralizzazione dell’ordigno attraverso la rimozione dei sistemi di innesco.
Infine, la bomba d’aereo è stata trasportata in mare e fatta brillare dai Palombari del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) del COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori) della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona in modo da tutelare la pubblica incolumità.
La Questura, con il concorso delle altre Forze di Polizia e della Polizia Locale ha garantito un’adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni di rimozione del sistema di innesco, anche curando l’interdizione del traffico di alcune strade adiacenti alla zona di ritrovamento dell’ordigno.
Il Comune di Ancona ha, altresì, assistito alcuni cittadini evacuati che risiedevano nella cd. area rossa. Le operazioni di bonifica dei residuati bellici rientrano nei compiti assegnati alle Forze Armate, da sempre al servizio del Paese, per la salvaguardia dell’incolumità pubblica”.