Questa mattina, all’ospedale di Lagonegro il medico legale Adamo Maiese, nonché direttore dell’Unità Operativa di Medicina Valutativa, legale e assicurativa dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno ha effettuato l’autopsia sul corpo di Giuseppe Sansanelli, il 26enne scomparso da Sant’Arcangelo (PZ) lo scorso 23 Dicembre , il cui corpo senza vita è stato rinvenuto in fondo a un pozzo a Sant’arcangelo lo scorso 17 Gennaio.
Per i risultati dovremo attendere i prossimi giorni.
Dalle prime indiscrezioni pare che sul corpo di Giuseppe non siano stati rinvenuti segni di violenza però la scomparsa degli abiti, che il giovane indossava, resta un mistero.
Mercoledì scorso la notizia del macabro ritrovamento del cadavere di Giuseppe Sansanelli in un pozzo a Sant’Arcangelo, nei pressi di località “Fosso Farina”, vicino l’incrocio che porta sulla “Strada Statale 92”.
A dare l’allarme il proprietario del terreno che, giunto in prossimità del pozzo, ha rinvenuto il corpo senza vita di un uomo.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per le operazioni di recupero.
Ricordiamo che Sansanelli viveva a Bologna ma per le vacanze di Natale era sceso a Sant’Arcangelo, suo paese d’origine, insieme alla famiglia.
La mattina del 23 Dicembre si era allontanato da casa per fare la sua solita passeggiata (essendo un appassionato di trekking) ma non è più rientrato, nonostante fosse uscito tranquillo.
Alla nostra Redazione aveva scritto anche sua madre, pregandoci di tenere sempre alta l’attenzione sulla scomparsa di suo figlio, quel giovane e appassionato ragazzo che purtroppo non potrà mai più riabbracciare.
Sulla sua scomparsa si è interrogata anche la nota trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”.
Una triste notizia non solo per la famiglia di Giuseppe, ma anche per i suoi amici e per quanti speravano di riportarlo a casa sano e salvo.
Al momento non si esclude nessuna pista, potrebbe trattarsi di incidente, suicidio o omicidio.
Secondo la testimonianza del proprietario del terreno il cadavere nudo è stato avvistato in fondo al pozzo (profondo 3 metri e che era pieno di acqua solo a metà).
15 giorni fa, sempre quest’uomo, si era recato proprio in quel luogo e aveva tirato acqua dal pozzo ma non si era sporto a guardare per cui non aveva notato se il corpo fosse già li oppure no.
Mercoledì ha guardato perchè ha avvertito un odore nauseabondo provenire dal fondo e così è avvenuto il macabro ritrovamento.
Ad identificare il cadavere lo zio di Giuseppe che ha confermato l’identità del nipote nel momento in cui ha visto i suoi due tatuaggi.