Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa del gruppo territoriale del M5S di Matera.
Ecco quanto riportato:
“In questi mesi il M5S ha lavorato ad una proposta politica progressista, in linea con quello che sta facendo in tutti i livelli istituzionali, con l’obiettivo di costruire una coalizione che fosse alternativa alle destre.
Questo fine ci ha spinto anche a non imporre nessun veto e a seguire un dialogo costruttivo con tutte le altre forze politiche di centrosinistra.
Recentemente avevamo trovato una convergenza sul nome dell’avvocato Santochirico, avvenuta nelle modalità già descritte nella giornata di ieri.
In tutti questi mesi ci siamo incastrati essenzialmente con due ostacoli che parevano insormontabili:
- la spaccatura del Partito Democratico e l’incapacità del segretario regionale Gianni Lettieri, non solo di prendere una posizione chiara rispetto a quanto stava accadendo a Matera, ma addirittura di rilanciare quella che in privato chiamava un’operazione individuale, come le primarie organizzate ad uso e consumo di Roberto Cifarelli. Nonostante il segretario fosse presente al tavolo personalmente o tramite i suoi delegati, assicurando un sostegno al campo progressista, non si è mai realmente impegnato per risolvere una situazione esplosiva all’interno del suo partito. L’ex capogruppo di Forza Italia Michele Casino ha dichiarato che l’operazione delle primarie è stata fatta per distruggere il Partito Democratico: caro consigliere, non ce n’è bisogno. Il Partito democratico regionale ha deciso autonomamente di sparire. Non solo dalla Regione Basilicata ma anche dalla città di Matera. E lo ha fatto mentre il M5S ha coerentemente sostenuto non solo il suo candidato Presidente alle scorse regionali ma anche l’attuale Presidente della provincia di Matera.
- Il secondo ostacolo è stata la condizione posta da BCC, cioè esprimere un candidato sindaco come atto dovuto, chiedendo sostanzialmente ai partiti carta bianca. Quando ciò non è avvenuto, BCC ha deciso di lasciare il tavolo e proseguire un percorso in solitaria. Oggi ascoltiamo dichiarazioni surreali: chi fino a ieri definiva il Governo Bardi ‘il peggiore di sempre’ oggi si dice pronto a costruire un alleanza proprio con chi lo criticava. È altrettanto paradossale vedere sostenuto un candidato che, fino a poche settimane fa, si voleva contrastare con forza con l’imposizione di un altro nome.
Il M5S ha cercato fino alla fine un’unità vera e coerente del campo progressista.
Lo ha fatto in modo trasparente, anche a mezzo stampa, con due appelli pubblici chiari e motivati.
Nel primo, datato 7 aprile, abbiamo denunciato una deriva preoccupante: la nascita a Matera di una coalizione centrista che univa in modo innaturale pezzi di centrodestra e centrosinistra.
Abbiamo ribadito la distanza del MoVimento 5 Stelle da questo modello, riaffermando la nostra collocazione nel campo progressista, come forza indipendente ma coerente nei valori e nelle scelte.
Il secondo appello, del 12 aprile, è stato un richiamo diretto all’unità. Dopo mesi di lavoro all’interno del tavolo progressista, abbiamo chiesto con forza di non sprecare un’occasione storica: la possibilità di presentare un’alternativa netta e vincente alla destra. Abbiamo dunque sempre lavorato per costruire una proposta credibile. Fino all’ultimo abbiamo sperato che prevalesse il bene comune. Ma oggi è chiaro che qualcuno ha preferito guardare al proprio orticello, perdendo di vista l’interesse generale.
Tutto ciò accadeva mentre una piazza gremita a Roma chiedeva con forza lo stop al riarmo e recentemente PD, AVS e M5S sedevano allo stesso tavolo per presentare una mozione per il riconoscimento della Palestina.
Di quel tavolo, a Matera, è rimasto solo il MoVimento 5 Stelle: l’unica forza politica che non ha barattato la coerenza per accordi elettorali, che continua a rappresentare con chiarezza valori progressisti, pacifisti e sociali.
Non siamo noi ad esserci spostati: sono gli altri che hanno smarrito la bussola.
Quindi non abbiamo bisogno di abbandonare nessun tavolo perché è questo il nostro campo di azione.
Abbiamo quindi deciso di fare una scelta chiara: ci presenteremo con il nostro Sindaco e con il nostro simbolo.
Una scelta che non è frutto dell’orgoglio, ma della responsabilità.
Domenico Bernardi è una figura onesta concreta sempre presente che ha guidato la città con coraggio e visione.
ll suo mandato si è interrotto prima del tempo e dunque non fuggiamo dalle nostre responsabilità: la crisi è nata da un equilibrio politico fragile e purtroppo non siamo riusciti a difendere l’amministrazione fino in fondo.
Oggi possiamo dirlo con chiarezza: non rinneghiamo quel percorso.
Lo rilanciamo con forza e con maggior consapevolezza.
Il MoVimento 5 Stelle non è solo forza di governo locale: siamo portatori di una visione ampia e coraggiosa della società.
Crediamo in una città che investe nei diritti sociali, nell’inclusione, nel diritto alla casa, nella scuola pubblica, nei servizi accessibili per tutti.
E crediamo che la giustizia ambientale sia oggi la più grande delle battaglie sociali: vogliamo un territorio che protegga le sue risorse, che investa in mobilità sostenibile, in rigenerazione urbana, in energia pulita.
A chi oggi si sente disorientato da giochi di potere, cambi di casacca, o accordi costruiti nei retrobottega della politica, diciamo con fermezza: noi ci siamo.
La politica può e deve essere credibile”.