L’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera comunica i risultati di una mirata attività ispettiva, denominata “operazione coriandolo”, compiuta la scorsa settimana, in concomitanza agli eventi organizzati nel settore dei pubblici esercizi (ristoranti, pub, locali notturni) per le ricorrenze di Carnevale 2018 e San Valentino.
Per detti interventi sono state impegnate molteplici squadre composite di ispettori tecnici e ordinari, nonché personale dell’Arma dei Nil di Potenza e di Matera e, in alcuni casi, sono state opportunamente impegnate, altresì, pattuglie dell’Arma dei Carabinieri appartenenti a diverse stazioni e compagnie territoriali, quale necessario “dispositivo” di supporto.
Le azioni di contrasto ai vari aspetti di irregolarità giuslavoristiche e al lavoro nero e grigio, si sono effettuate in vari centri della Basilicata, in particolare:
- Potenza;
- Matera (zona sassi);
- Maratea,
- Picerno;
- Genzano di Lucania.
Ecco elencati i dati salienti di tale operazione:
- n. 18 aziende/attività ispezionate, di cui 13 a Potenza e provincia e 5 a Matera;
- n. 14 aziende irregolari rinvenute, di cui 10 a Potenza e 4 a Matera; sono risultate regolari solamente 4 aziende delle 18 verificate;
- sono state oggetto di sospensione dell’attività ben 7 aziende, di cui 5 in provincia di Potenza e 2 a Matera;
- in totale i lavoratori interessati dalle opportune verifiche, sulle loro posizioni assunzionali, sono stati n.61, di cui 43 a Potenza e provincia e 18 a Matera;
- n. 31 occupati risultanti regolarmente assunti;
- n. 20 lavoratori completamente al nero, in quanto non conosciuti alla banca dati PA;
- altre irregolarità riscontrate, di varia natura, hanno riguardato ulteriori n. 10 lavoratori;
- n. 5 lavoratori riscontrati nella tipologia di “lavoro intermittente” non comunicato, per i quali si è provveduto a sanzionare tale irregolare modalità assunzionale.
In conclusione, detta “operazione coriandolo” ha permesso di ottenere evidenti risultati, comunque alquanto preoccupanti per gli standard medi della Regione, dato il tasso di irregolarità molto elevato che si è attestato, per gli interventi di cui sopra, ad una percentuale del 72%, mentre ugualmente molto preoccupante è risultato il dato dei lavoratori completamente al nero rinvenuti rispetto al totale dei lavoratori impiegati, percentuale che in questa specifica operazione si è sostanziata nel 32% circa.
Per quanto attiene, invece, il dato delle somme sanzionate complessivamente, si evidenzia che sono stati elevati importi complessivi, pari a circa 80.100 euro, di cui:
- per lavoro nero, 60.000 euro;
- per sospensioni attività, 13.650 euro;
- per lavoro intermittente non comunicato, 4.000 euro;
- per altre irregolarità,2.500 euro.
È di tutta evidenza che le azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo e alla evasione previdenziale e assicurativa, debbono continuare ad essere svolte con determinazione, intensità e costanza, al fine di produrre il necessario supporto, anche da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, al miglioramento degli aspetti di legalità nel nostro Paese e al contestuale conseguente contributo al miglioramento dei conti pubblici, grazie ai risultati di “emersione” di somme evase, siano esse fiscali, previdenziali, assicurative, come pure di emersione del “lavoro buono”.