“A seguito delle ultime comunicazioni sul ritiro dei farmaci a base del principio attivo RANITIDINA e, soprattutto, in virtù di alcune imprecisioni diffuse sui social media, corre l’obbligo di fare chiarezza sull’argomento per meglio tutelare e garantire la salute dei cittadini”.
E’ quanto fa sapere in una nota Federfarma Potenza che prosegue:
“A seguito del ritrovamento in alcuni lotti di specialità contenenti ranitidina, prodotta dalla officina farmaceutica Saraca Laboratoires ltd. in India, di alcune impurezze di N-nitrosododimetilammina, una sostanza appartenente alla classe delle nitrosammine, l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, ha provveduto al ritiro immediato dal commercio dei lotti incriminati e a sospendere cautelativamente tutti i medicinali a base di ranitidina.
Le nitrosammine sono sostanze potenzialmente cancerogene e la loro produzione è dovuta alla presenza di nitrato, convertibile in nitrito, e all’uso di nitrito utilizzato maggiormente come conservante alimentare, fondamentale per impedire lo sviluppo di microrganismi nei cibi come il batterio del botulino: i nitriti in ambienti acidi (quali il nostro stomaco) o ad alte temperature trovano le condizioni ottimali per reagire con un’ammina secondaria e produrre nitrosammine.
La sospensione cautelativa adottata è stata un’ottima scelta da parte degli organi regolatori sia italiani che europei per la salvaguardia della salute dei cittadini ma ciò non deve portare all’ansia e alla preoccupazione sia nei soggetti in cura con ranitidina sia in quelli che pensano alla possibilità che tutti i farmaci possano essere contaminati.
In riferimento all’ultimo alert, quello lanciato dall’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali), con la richiesta di ricontrollare tutti i medicinali per verificare l’assenza di nitrosammina in altri farmaci in commercio va nella giusta direzione di utilizzare tutti i nuovi metodi di analisi per la ricerca di sostanze non adeguate.
Quando sui farmaci sorgono dubbi è necessario informarsi correttamente solo da fonti autorevoli e certe (AIFA , Ministero della Salute, ASP) e dai professionisti della salute e del farmaco (Medici e Farmacisti) e non certo tramite gruppi social (Facebook, Instagram WhatsAPP etc...) o per passaparola tra amici.
Le fake-news imperanti sul web, quando si parla di salute, creano danni notevoli a cui appare difficile porre rimedio.
La diffusione incontrollata attraverso i social media di elenchi (poco attendibili, spesso falsi, redatti in maniera superficiale e approssimativa e, soprattutto, privi di preventivi riscontri) relativi a presunti medicinali ritirati dal commercio crea ansie, paure e dannose interruzioni di terapie.
Le farmacie e i Farmacisti sono allertati in tempo reale per qualsiasi problema inerente i medicinali e sono in grado di dare consulenze professionali precise, specifiche, puntuali e in ridottissimi lassi di tempo”.