Il 13 Dicembre scorso a Roma, presso la VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati, si è svolta l’audizione informale del Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, sullo stato di avanzamento delle attività preparatorie all’evento “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
All’audizione era invitato anche il Direttore della Fondazione, Paolo Verri, che non ha potuto prendervi parte a causa di un infortunio a un braccio.
Il Presidente Adduce ha illustrato alla Commissione il programma culturale del 2019, a cominciare dalla cerimonia inaurale del 19 Gennaio che sarà trasmessa in diretta su Rai 1 a partire dalle ore 19:00 e sarà aperta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il contenuto del dossier che ha consentito a Matera di essere scelta come Capitale europea della Cultura viene attuato grazie al lavoro intenso degli ultimi anni e che ha meritato l’attribuzione da parte della Commissione Europea del premio Melina Mercouri di 1,5 milioni di euro.
Al termine dell’audizione sono quindi seguite le domande da parte dei deputati presenti, incentrate prevalentemente sui temi delle infrastrutture, dei trasporti, teatri, della capacità della città di accogliere flussi turistici consistenti, di ciò che resterà al territorio lucano e al Mezzogiorno intero dopo il 2019.
Il presidente Adduce, pur sottolineando la criticità di alcune delle questioni poste, si è comunque detto sicuro della buona riuscita dell’iniziativa, che sta richiedendo un grande sforzo operativo soprattutto in termini di attività amministrativa.
Adduce ha spiegato:
“La missione statutaria della Fondazione, ha spiegato Adduce, è quella di realizzare il programma delineato nel dossier che la Commissione Europea ha scelto come vincitore nella competizione per il titolo di Capitale Europea della Cultura fra diverse città italiane.
In merito alle infrastrutture, invito gli onorevoli a rivolgere delle interrogazioni specifiche agli enti preposti e a chiedere invece alla Fondazione chiarimenti specifici su ogni tipo di questione legata alla sua attività, anche al di fuori degli incontri formali, ricordando che tutto il programma del 2019 così come gli atti e i bandi della Fondazione sono pubblicati sul sito istituzionale”.
Infine, Adduce, nel pomeriggio, dopo aver letto una nota diffusa dal parlamentare della Lega, Rossano Sasso precisa quanto segue:
“Sasso, da buon pugliese, sa bene che grazie al grande lavoro svolto in questi anni la Puglia si è avvantaggiato dell’effetto trascinamento di Matera 2019.
Farebbe bene l’onorevole Sasso a sollecitare Anas e Governo perché si possano completare in tempi rapidi i lavori di ammodernamento della Statale 96.
A ciascuno le sue competenze”.
Dopo l’intervento e le risposte del presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce, presso la VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati, il consigliere comunale di “Matera Si Muove”, Daniele Fragasso, chiede le sue dimissioni e, soprattutto, sobrietà per l’evento inaugurale di Matera Capitale europea della Cultura 2019.
Fragasso ha dichiarato:
“Le risposte date da Adduce nella commissione parlamentare cultura sono da vera faccia tosta.
La sua presenza in veste di Presidente della Fondazione Matera 2019 certamente non lo sollevano dalle sue responsabilità amministrative e politiche laddove scaricare le colpe per ritardi e inadempienze su comune e regione, governate entrambe dal suo partito, ci sembra quantomeno paradossale.
Nemmeno si può esimere da colpe la “sua” fondazione, fino a questo momento utile solo per elargire prebende ai più vicini e strumento per fare assunzioni ai più “fortunati”.
Gli attenti Parlamentari gli hanno contestato nuovamente la mancanza di trasparenza nei bilanci, cosa che Matera Si Muove ha fatto sin dall’inizio, e le risposte sono state vaghe e non chiare per l’ennesima volta.
Da ultimo, alla luce dell’ennesima figura nazionale collezionata dalla fondazione, vorremmo nuovamente sollecitare il Presidente alle dimissioni per le sue inadempienze e a lasciare che il nuovo Governo nazionale possa gestire l’evento in forma diretta e con un passo più spedito rispetto alla vecchia e fallimentare ‘gestione PD’ “.