I prezzi delle fragole nelle ultime settimane hanno raggiunto livelli così bassi da spingere molti produttori ad abbandonare i campi nel clou della produzione.
Ad affermarlo, in un comunicato, Carmela Suriano, del Ceo Club Candonga, la quale prosegue:
“Si tratta di una situazione di mercato difficilissima che rischia di mettere in ginocchio il comparto, volano dell’economia lucana.
In Basilicata sono oltre 300 le aziende impegnate nella produzione di fragole, 12.000 unità lavorative presenti durante le fasi di raccolta e un indotto che sviluppa fatturati di milioni di euro.
Nonostante le attività di promozione e gli sforzi realizzati dai produttori per offrire al mercato un prodotto salubre ed etico, i risultati non sono soddisfacenti.
Tutto ciò è sicuramente da ricondurre alla mancanza di un quadro normativo nazionale e comunitario che tuteli le produzioni di qualità non solo per il prodotto fresco, ma anche per quello destinato alla trasformazione.
Infatti, in presenza di difficoltà nel collocare il prodotto sul mercato del fresco, riscontriamo la totale assenza di domanda anche da parte dell’industria di trasformazione.
Per queste ultime, da una parte le normative consentono di realizzare preparati (confetture, bibite e semilavorati) con una percentuale minima di frutta, dall’altra sul mercato sono sempre più presenti ingenti quantitativi di puree discutibili da un punto di vista qualitativo e di sicurezza alimentare, provenienti da Paesi extracomunitari e dalla Cina.
Anche le aziende locali di trasformazione della nostra regione, finanziate con risorse comunitarie destinate al settore primario, non si approvvigionano dai produttori presenti sul territorio.
Quando questo avviene, la remunerazione offerta è di solo qualche centesimo di euro al Kg, che non copre neppure il costo necessario per la raccolta.
Pertanto, per la sopravvivenza dell’intero comparto fragolicolo lucano, è necessario un intervento delle istituzioni regionali e nazionali affinché venga tutelato il prodotto italiano non solo fresco ma anche quello destinato alla produzione industriale”.