Frana Pomarico: nessuna risposta in merito alla sospensione delle utenze! Questa la situazione

In una nota, la sezione Adiconsum di Pomarico (MT) denuncia:

“Non hanno avuto ancora nessun tipo di riscontro le varie comunicazioni inviate dalla sezione cittadina dell’Adiconsum ad Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in cui si chiedeva la sospensione delle fatture di gas, energia elettrica e acqua per le famiglie sgomberate a causa dell’evento franoso di Corso Vittorio Emanuele, sospensione chiesta a seguito di delibera del Consiglio dei Ministri del 14 Febbraio 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale , Serie Generale , nr 47 del 25 Febbraio 2019 che dichiarava lo stato di emergenza e a seguito anche dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile nr 578 del 21 Febbraio 2019 , pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nr 50 del 28 Febbraio 2019 con cui si nominava Commissario Delegato il Dirigente dell’Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata per fronteggiare l’emergenza dei citati eventi calamitosi”.

Il segretario cittadino Pantone dichiara:

“Abbiamo deciso di passare alle vie di fatto, effettuando una richiesta formale di accesso agli atti, ai sensi della legge 241 del 1990 , indirizzata ad Arera chiedendo di esercitare il nostro diritto di accesso e consultazione a tutta la documentazione attinente le nostre richieste effettuate in precedenza in cui chiedevamo la sospensione della fatturazione di acqua, luce e gas, motivandola sul fatto che intendiamo verificare se i mancati pagamenti delle fatture delle utenze da parte dei cittadini sgomberati, che le stanno ancora ricevendo nonostante le citate utenze furono cessate definitivamente dai rispettivi fornitori il giorno stesso dell’evento calamitoso, possano aver provocato l’inserimento dei cittadini in un elenco di cattivi pagatori, una sorta di Centrale Grandi Rischi, compromettendo la loro ‘Reputazione creditizia’ e il loro ‘Livello di affidabilità’, copia della seguente richiesta è stata inviata, per conoscenza, alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Informeremo tempestivamente la comunità di Pomarico sull’evolversi della problematica”.