“Il destino di alcuni treni, primo tra tutti il Frecciarossa Taranto-Milano, e il miglioramento della mobilità sia nel Metapontino che nel resto del territorio provinciale”.
Il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, è intervenuto su alcuni punti relativi al settore della mobilità in Basilicata dopo gli annunci, le polemiche che ne sono seguite e le legittime preoccupazioni dei cittadini su ipotetiche soppressioni di linee ferroviarie.
Ha dichiarato Marrese:
“È giusto che si faccia chiarezza su un tema importante come la mobilità.
Mettendo da parte qualsivoglia polemica politica, uno stile che non mi appartiene, chiedo all’istituzione Regione Basilicata e alla Merra un impegno, che sono certo non mancherà, per fare chiarezza sul destino di un importantissimo mezzo di mobilità qual è il Frecciarossa Taranto-Milano-Torino, che consente a tantissimi lucani di spostarsi comodamente e senza dover effettuare cambi dalla nostra regione alle due città del Nord, e non solo.
Inoltre, chiedo di precisare se l’Intercity 700, Taranto-Roma, continuerà ad essere operativo o meno.
C’è, poi, il tema di un’offerta di settore più congrua per l’intero territorio regionale, che assicuri copertura anche al Metapontino.
Un’area importantissima sul piano economico-commerciale e turistico-culturale che merita servizi adeguati ma che è collegata malissimo con Potenza, così come precari sono i collegamenti sulla tratta jonica.
Non va meglio anche nel resto della provincia, con il rischio che la paventata soppressione dell’Intercity 700 aumenti le difficoltà di spostamento di residenti e turisti.
Per questo, nel solco di una proficua collaborazione sinergica e politico-istituzionale, sono certo che ci sarà il massimo impegno dell’assessore Merra e di tutta la Giunta regionale per evitare che servizi importanti per i cittadini vengano ridimensionati o, peggio, cancellati.
Allo stesso tempo, non dubito che ci sia la volontà di programmare maggiori investimenti per il Materano.
In tal senso, c’è la mia ampia disponibilità a dialogare e, nel caso, collaborare per individuare le modalità con le quali potenziare la mobilità nel territorio”.