Furto in casa di Paolo Rossi, importante tassello della storia del calcio scomparso purtroppo nei giorni scorsi.
“Pablito” verrà ricordato per il suo grande talento, confermato da importanti riconoscimenti:
- tre gol inferti al Brasile che portarono l’Italia alla vittoria del Mondiale 1982;
- Pallone d’oro;
- inserito tra i 100 più grandi calciatori viventi nel 2004.
Secondo gli ultimi sviluppi circa il furto, così come riportato da La Gazzetta dello Sport:
“Non un ladro solitario, ma una banda organizzata: dopo il primo sopralluogo i carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno (Arezzo) hanno avviato le indagini per trovare gli autori del furto nella casa di Paolo Rossi a Bucine (Arezzo), svaligiata mentre a Vicenza erano in corso i funerali del campione scomparso mercoledì scorso a 64 anni. ‘Hanno voluto infangarlo anche nel giorno in cui tutta Italia piangeva – ha dichiarato la moglie Federica Cappelletti a QN – Potrebbero essersi portati via anche 100mila euro e non me ne fregherebbe niente. Ma è il gesto che stordisce’.
Secondo gli investigatori, a entrare in azione sarebbero stati diversi elementi.
A scoprire il furto è stato un collaboratore della famiglia che ha notato una finestra danneggiata e ha subito avvisato la moglie che stava rientrando da Perugia, sua città di origine e dove aveva accompagnato alcuni familiari.
Dopo la prima verifica pare che i ladri si siano appropriati di diversi gioielli e di un Rolex appartenuto a Paolo Rossi, ma è ancora in corso l’inventario e di 150 euro.
Non sarebbero, invece, stati toccati né i trofei calcistici né le medaglie di Rossi”.