I Coportavoce di Europa Verde – Verdi Matera, Mario Montemurro e Lucia Summa, esprimono il loro disappunto riguardo al bando di recente approvazione per la gestione di aree del Parco della Murgia Materana e denunciano il mancato rispetto delle linee guida stabilite dal Consiglio Direttivo il 27/02/2023 ritenendo che tale scostamento rappresenti un passo indietro nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale della Città.
Afferma Montemurro:
“Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di cui ho fatto parte fino alle mie dimissioni del 15/09/2023, aveva elaborato linee guida chiare e dettagliate per garantire una gestione sostenibile e inclusiva del nostro straordinario patrimonio.
Purtroppo, il bando di gara recentemente pubblicato presenta differenze significative che non solo tradiscono lo spirito e le intenzioni di quel lavoro condiviso ma rischiano di rappresentare il colpo di grazia per i delicati equilibri ambientali di Murgia Timone.”
Anche per quanto riguarda l’inclusività per persone con disabilità e diverse capacità motorie e sensoriali mancano riferimenti.
Per Lucia Summa:
“nel bando manca l’approccio etico-sociale previsto dai CAM (Criteri Ambientali Minimi) mentre esso è fondamentale per garantire che gli spazi pubblici siano accessibili e fruibili da tutti, riflettendo un impegno verso la costruzione di una società più inclusiva e attenta alle esigenze di ogni individuo”.
Tra tutte, quattro sono le principali criticità evidenziate da Montemurro e Summa:
- Ruolo del Centro di Educazione Ambientale per la Sostenibilità (CEAS): Le linee guida sottolineavano l’importanza del requisito di CEAS per i partecipanti, ma il bando non solo non valorizza adeguatamente questa componente strategica di garanzia per la tutela e la sensibilizzazione ambientale e culturale ma la ignora completamente.
- Regimentazione dei flussi turistici e manutenzione delle aree: Nelle linee guida si faceva esplicitamente riferimento a parametri e limiti numerici degli accessi contenuti nel Piano di Gestione e Manutenzione rilasciato da Invitalia al termine dei lavori eseguiti su Murgia Timone mentre nel bando si parla – solo e genericamente – di “Controllo e vigilanza sull’utilizzo della sentieristica, finalizzata a regimentare il flusso dei visitatori”.
- Durata del contratto: Le linee guida prevedevano una durata di 6 anni, ma il bando estende questa a 10 anni – rinnovabili di altri 10 – aumentando il rischio di scarsa flessibilità nella gestione e di difficoltà nell’adattarsi a nuove esigenze del territorio.
- Accesso per i residenti: Nelle linee guida si esplicitava la gratuità per l’accesso alle aree gestite da parte dei residenti nel Comune di Matera. Nel bando la mancanza di qualsiasi riferimento espone i cittadini al rischio di vedersi preclusa per sempre l’intera area che insieme ai Sassi di Matera costituisce il patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.
Europa Verde esprime inoltre dubbi sulle eccessive barriere economiche di accesso al bando che non possono che favorire economie di scala le quali spesso contrastano con il rispetto dell’identità dei territori.
Concludono Montemurro e Summa:
“Questo bando, così formulato, rischia di allontanarsi dalla visione sostenibile che pur era stata delineata dall’Ente.
Non possiamo permettere che decisioni di questa portata possano nuocere al nostro patrimonio e alle nostre comunità.
I Verdi invitano l’Ente Parco a rivedere il bando, producendo integrazioni che vadano a rafforzare le componenti di tutela dei luoghi e di fruizione sostenibile.
Intendiamo sollecitare un dibattito pubblico sull’argomento, coinvolgendo cittadini, associazioni, guide turistiche ed escursionistiche, operatori economici per garantire che la gestione del Parco sia affidata a criteri di eccellenza e sostenibilità”.