Governo: “Aiuteremo le famiglie con 3 figli”. Ecco i dettagli

“Il governo è al lavoro per fare in modo di aiutare le famiglie che hanno tre figli, che non sono numerosissime”.

Lo ha detto il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenendo in videocollegamento al Meeting di Rimini che ha sottolineato:

“Per noi il tema della natalità è assolutamente fondamentale.

Per questo, ha aggiunto, dovremo cercare di individuare delle risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che hanno più figli.

Quindi da questo punto di vista si può ritenere che l’impegno non sia eccessivamente oneroso.

Nella prossima manovra il tema delle famiglie numerose può essere sicuramente affrontato visto anche che quando parliamo di famiglie con tre figli parliamo di numeri contenuti.

Sul tema della tassazione delle famiglie, si può valutare l’ipotesi del quoziente familiare, tuttavia per farlo dovremo tenere conto delle risorse che si possono mettere a terra per favorire questo tipo di intervento.

Un’altra cosa è legata alle misure che possono essere date alle imprese attraverso le forme di detassazione, sul modello dello slogan ‘chi assume meno paga’: quindi ridurre il carico fiscale sulle società per dare dei benefici aggiuntivi soprattutto alle mamme, mamme che hanno figli. Quindi dare ulteriori benefici alle imprese che assumono delle donne che hanno nuclei familiari abbastanza consistenti.

Anche io sono convinto che il fisco deve essere amico e collaborativo con coloro che adempiono correttamente i loro obblighi tributari e osservano tutte le regole, là dobbiamo essere assolutamente disponibili a un dialogo.

Però al tempo stesso dobbiamo essere inflessibili nei confronti di coloro che violano le regole tributarie.

Questo è il nostro obiettivo: mano tesa ai contribuenti corretti, ma al tempo stesso inflessibilità nei confronti degli evasori.

Sulla riforma fiscale vogliamo accelerare i tempi.

Per consentire al presidente del consiglio e al governo di avere un quadro di riferimento completo dell’intera manovra, dalle imposte dei redditi, all’Ires, l’Iva, i procedimenti: un quadro completo cui si dovranno accompagnare le risorse che devono essere messe a terra per fare in modo che i provvedimenti entrino in vigore.

Questi provvedimenti sono strettamente correlati alla legge di bilancio.

Ecco perché vogliamo alla Presidenza del Consiglio l’intero scenario della riforma tributaria per fare poi il cherry picking: vedere quali possono entrare in vigore subito e quali dovranno entrare in vigore nel corso della legislatura.

Alcuni interventi previsti dalla riforma fiscale non necessitano di coperture: penso a quelli che riguardano i procedimenti e anche tutto ciò che riguarda gli adempimenti e i versamenti dei contribuenti.

Questi non necessitano di risorse, pertanto potranno entrare in vigore già nel 2024.

Altri come i tributi in particolare, penso all’Irpef, all’Ires, all’Iva e all’Irap, invece richiedono delle coperture: per questo dobbiamo verificare se ci saranno delle coperture con la Nadef”.