Settimana cruciale per il governo Conte che si trova a un bivio: tentare il tutto per tutto nell’aula del Senato o dare le dimissioni e puntare al reincarico per la formazione di un Conte-ter.
Per Conte-ter si intende un nuovo governo guidato da Conte che però passerebbe per dimissioni formali e “reincarico” da parte del Quirinale.
Si apprende da fonti di Governo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte andrà domani in Quirinale, prima però passerà in Consiglio dei Ministri alle ore 9:00 per comunicare le sue intenzioni.
Ecco quanto riportato da “Repubblica” sulle ultime indiscrezioni provenienti dalla Maggioranza:
“L’ipotesi di far nascere un Conte-ter riporta in primo piano anche il nodo del rapporto con Matteo Renzi e di una partecipazione o meno di Italia viva alla nuova maggioranza: se Conte avesse in mano l’appoggio di un nuovo gruppo centrista i voti dei renziani sarebbero aggiuntivi e non determinanti; viceversa se i famosi ‘responsabili’ non fossero sufficienti il sostegno del senatore fiorentino diverrebbe di nuovo indispensabile”.
Il Pd smentisce di star spingendo su Conte affinché presenti le dimissioni a Mattarella.
Ecco quanto riportato in proposito su “IlMessagero”:
“Il Pd non ha chiesto e non sta chiedendo a Conte di andare al Quirinale.
Il percorso resta quello indicato stamattina dal segretario Nicola Zingaretti ovvero quello di verificare se ci sono le condizioni per una base parlamentare ampia con programma autorevole, europeista e in grado di affrontare i problemi facendo un appello alla responsabilità a tutti”.
A quanto si apprende da fonti parlamentari è stata convocata, per questa sera alle 21:00, un’assemblea congiunta del M5S.
Prevista la presenza del capo politico M5S Vito Crimi.
Dichiara in una nota Crimi:
“Il M5S è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese.
Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica”.