“Sono molto preoccupato dall’entità dei danni causati dalle avversità atmosferiche del 2 luglio scorso“.
Così ha esordito il Sindaco di Grassano (MT), Filippo Luberto, audito in terza Commissione consiliare (Attività produttive, Territorio e Ambiente), presieduta da Piergiorgio Quarto (Basilicata positiva):
“Dopo la tromba d’aria seguita dal forte vento e dalla grandinata di notevole intensità che hanno colpito il territorio del mio Comune il 2 luglio il giorno dopo, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali e, soprattutto, dei produttori agricoli, ho inviato una nota al presidente Bardi, all’assessore Fanelli e per conoscenza al presidente del Consiglio regionale Cicala per informarli sulla estrema gravità della situazione, chiedendo il riconoscimento dello stato di calamità e l’effettuazione di sopralluoghi per calcolare i danni provocati dal maltempo, soprattutto nella Zona dei Giardini da sempre fonte di sostentamento per intere generazioni e che costituisce sorgente di preziosa ricchezza per l’economia locale.
Non avendo avuto risposte ufficiali tanto meno esaustive in merito ho chiesto di essere ascoltato in questo consesso per poter avere la reale opportunità di alleviare la sfiducia che ormai regna tra i piccoli produttori.
Quello che maggiormente interessa è conoscere quali strumenti sono stati messi in campo dalla Regione e se è possibile attingere ad un fondo specifico per le avversità atmosferiche.
Finora sono state presentate alla Regione circa 70 schede relative ai danni subiti dai produttori agricoli e siamo in attesa di sapere gli esiti con l’auspicio di ricevere un aiuto concreto dalle istituzioni.
Sono qui in forma propositiva e non certamente per innescare polemiche.
Mia intenzione è quella di rappresentare il grande disagio vissuto dai lavoratori del settore agricolo, ben sapendo che la legge permette di intervenire maggiormente a sostegno delle grandi strutture e non dei piccoli imprenditori.
La Regione, ne sono certo, saprà e cercherà, al di là di ogni intervento del Governo centrale, dare il proprio fondamentale contributo per risollevare le sorti di una economia messa in ginocchio con grave rischio per un gran numero di famiglie che vivono di agricoltura”.
Braia ha sottolineato che:
“diviene fondamentale trovare una soluzione per dare ristoro ai danni alla produzione oltre che alle strutture e in questo la legislazione è insufficiente.
Siamo in presenza di un tema annoso che vede la necessità di dimostrare il 30 per cento dei dati certificati per la richiesta dello stato di calamità naturale.
La soluzione madre è sempre quella dell’assicurazione sul prodotto, rendendo, quindi, più accessibile agli operatori del comparto l’accesso alle polizze assicurative.
Il fondo regionale è uno strumento da utilizzare e ricordo una mia proposta di legge, mai calendarizzata, che può sicuramente essere di conforto per i piccoli produttori.
L’Assessorato all’Agricoltura, inoltre, in questa fase, può usufruire dei fondi rivenienti dall’emergenza pandemica, in totale quasi 13 milioni di euro indirizzandoli sulla premialità riferita ai danni subiti, invece di procedere ad una distribuzione a pioggia.
Potrebbe essere l’inizio di una nuova fase con modalità inedite di intervento”.
Sileo ha sottolineato che:
“purtroppo per questa casistica, allo stato, non vi sono molti provvedimenti disponibili.
Creare, dunque, un fondo consistente e porre una voce finanziaria di spesa fissa in Bilancio regionale.
La logica è quella di costruire un percorso specifico con le azioni più opportune da porre in essere”.
Cifarelli ha parlato di:
“due temi da mettere in campo: la correttezza dei rapporti istituzionali con risposte formali alle richieste dei cittadini e la sistemazione ottimale da trovare in bilancio per i soggetti più deboli in presenza di calamità naturali”.
Il presidente Quarto ha precisato che:
“su richiesta di Cifarelli e Braia si farà carico, a nome della Commissione, di interloquire con Bardi e Fanelli”.
Quarto ha anche riferito che da notizie giunte dall’Assessorato:
“si è appreso che i sopralluoghi sono in corso e si pensa realisticamente a danni per un ammontare di 600 mila euro per i Giardini di Grassano.
La soluzione ottimale da perseguire con forza è legata al potenziamento assicurativo per poter intervenire in maniera giusta e strutturata.
Attualmente i fondi che possono essere erogati non mettono l’azienda nelle condizioni di riprogrammare la nuova annualità.
La Regione, pertanto, dovrebbe agevolare l’accensione delle polizze assicurative, aggiungendo il proprio contributo a quello di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Creare un sistema assicurativo, unico strumento valido per garantire il rischio di impresa”.
Hanno partecipato alla seduta odierna della terza Commissione il presidente Quarto (Bp) ed i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri(Fi), Baldassarre (Idea), Sileo, Aliandro e Cariello (Lega), Cifarelli (Pd), Braia (Iv).