I volontari del Gruppo Lucano di Protezione civile pronti ad andare in Toscana per l’emergenza causata dalla tempesta Ciarán

Il Gruppo Lucano di Protezione civile ha dato la propria disponibilità a recarsi in Toscana con la sua colonna mobile e aiutare la popolazione duramente colpita dalla tempesta Ciarán.

Non è la prima volta: già in passato i volontari del Gruppo Lucano sono partiti nel giro di poche ore dall’emergenza.

È accaduto, ad esempio, per il terremoto all’Aquila del 2009 e a Rieti del 2016, o per l’alluvione nel Crotonese del 2020, senza dimenticare la disponibilità data per il sisma di quest’anno in Turchia e Siria, occasione nella quale l’associazione lucana ha raccolto beni di prima necessità inviati subito sul posto.

Il Gruppo Lucano è in una fase di rilancio e riprogrammazione delle proprie attività, fase che ha vissuto un momento fondamentale nel corso del XV Raduno il 14 ottobre scorso a Viggiano, dove ha ricevuto la visita del Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, nella base operativa “Sandro Pertini”.

Dichiara il presidente del Gruppo Lucano, Pierluigi Martoccia:

«Se in questo momento possiamo guardare con entusiasmo al domani è anche grazie alla recente esperienza di Viggiano.

Sento viva la necessità di ringraziare, ancora una volta, il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio per essere venuto in mezzo a noi: il modulo di assistenza alla popolazione consegnatoci proietta il Gruppo Lucano verso una dimensione anche nazionale, diventando di fatto un punto di riferimento per tutto il Sud Italia.

Ringrazio anche le altre autorità arrivate a Viggiano: il prefetto di Potenza Michele Campanaro, il senatore Gianni Rosa, il Capo di Gabinetto della Regione Basilicata Michele Busciolano e il sindaco di Viggiano Amedeo Cicala: quello che facciamo non riusciremmo a farlo senza l’amministrazione comunale viggianese, che mette a disposizione gli spazi.

Il nostro sguardo rivolto al futuro contiene un auspicio: rinnovare nella migliore maniera possibile il nostro impegno di intervenire nelle emergenze, assunto nel corso del tempo, stimolando l’adesione dei giovani.

E abbiamo infatti puntato tantissimo sui progetti del Servizio Civile: sono impegnati già 300 giovani circa e 180 sono in fase di selezione. Restiamo in attesa di sapere se il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale del governo abbia approvato i progetti che abbiamo presentato per il 2024.

Abbiamo avviato una campagna di formazione con l’obiettivo, entro fine anno, di organizzare dei corsi con il Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Inoltre, vogliamo riprendere in mano le attività di formazione nelle scuole, sospese per il Covid-19.

Il nostro scopo è diventare sempre più professionali e dare risposte consapevoli in caso di necessità».