Ieri sera in tanti erano con il naso all’insù per ammirare l’ecclissi che ha visto la Luna tingersi di rosso.
La Luna ha iniziato ad entrare nel cono d’ombra alle 22:00, mentre il massimo della stessa è stato osservato alle ore 23:00.
L’ecclissi è stata parziale, di conseguenza non tutto il lato visibile della Luna è stato oscurato.
In seguito l’ombra è scomparsa dal disco lunare, fase che si è completata intorno all’una del 17 Luglio.
La fine dell’eclissi, con l’uscita dal cono di penombra, si è verificata alle 02:20.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e perché accade:
L’Eclissi lunare si verifica quando il nostro satellite attraversa il cono d’ombra proiettato dalla Terra.
Come è noto, la luce apparentemente emanata dalla Luna non è altro che il riflesso, sulla sua superficie, della radiazione solare.
Durante l’eclissi, la Luna è oscurata dalla luce diretta del Sole e, dunque, riflette verso di noi la radiazione che l’atmosfera terrestre rifrange verso lo spazio (nella banda dell’infrarosso).
Al sorgere e al tramontare della Luna, cioè quando essa si trova in prossimità dell’orizzonte, si verifica un arrossamento, come accade per il Sole.
La Teoria di Rayleigh spiega il fatto che è legato a fenomeni di rifrazione e diffusione della luce agenti all’interno dell’atmosfera: la luce nel suo cammino nell’atmosfera viene scomposta nei vari colori primari e il rosso risulta quello meno diffuso verso lo spazio (a differenza dell’azzurro), diventando quello preponderante proprio all’alba e al tramonto, quando la luce attraversa un tratto molto più lungo di atmosfera.
Forti tempeste nel deserto del Sahara possono sollevare e trasportare fin sui cieli d’Italia ingenti quantità di finissimo pulviscolo rossastro che amplifica gli effetti dei fenomeni spiegati in precedenza.
Voi l’avete vista?