““I ciucc fann’ lit’ e i varril vann’ p’ sott‘”: non c’è un modo più appropriato per fotografare lo spettacolo poco dignitoso che ci sta offrendo la politica regionale in Basilicata.
E’ questa la valutazione della direzione regionale del PSI di Basilicata di ieri sera (7 marzo) con i riflettori puntati sulla crisi politica che sta bloccando gli organi istituzionali della Regione Basilicata da molte settimane”.
A renderlo noto è il segretario regionale del Psi, Livio Valvano.
Prosegue la nota Psi:
“Non ha alcun fondamento logico e politico immaginare che il centro-sinistra o i cinque stelle-possano soccorrere il Governo Regionale bloccato dal conflitto interno del centro-destra lucano.
Il Governo Regionale si arena a causa di una crisi politica interna della maggioranza del centro-destra lucano
nel momento più delicato per la nostra Regione e per l’intero Paese. Un momento segnato dalle conseguenze socio-economiche della pandemia ed aggravato dalle difficoltà delle imprese e delle famiglie per l’improvvisa e violenta perdita di potere di acquisto dovuta alla crisi internazionale del conflitto bellico scatenato dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina.
Da mesi il centro-destra, seduto nella cabina di comando, che non si occupa dei problemi dei lucani, è assorbito dalla faticosa analisi delle proiezioni politico-elettorali dei loro singoli esponenti: chi deve andare a Roma in Parlamento alle prossime elezioni politiche, cosa farà il Governatore Bardi, chi deve ricandidarsi alle prossime Regionali, se il voto alle Regionali dovrà essere anticipato chi sarà il candidato Presidente successore di Bardi e così via”.
Questa è la faticosa discussione “strategica”, con i mille interrogativi carrieristici, che li assillano mentre tutto frana intorno. Il caro bollette dell’elettricità, gas e pure Acquedotto Lucano, il lavoro che manca, la possibilità di avere a disposizione il gas dei pozzi lucani, le misure di rilancio dell’economia e del lavoro grazie al PNRR del Governo Nazionale, il potenziamento del servizio sanitario regionale e la transizione ecologica.
Tutti i temi che interessano il mondo reale sono totalmente disattesi.
Tutto questo purtroppo non è una novità.
Il centro-destra ci ha messo tre anni a studiare il piano strategico regionale.
Adesso che siamo alla fine non hanno il tempo per dargli attuazione.
La saggezza popolare ci ricorda che “mentre il medico studia il malato muore”.
I socialisti lucani auspicano che il Governatore Bardi per tentare di dare risposte ai bisogni reali dei lucani, possa trovare la bussola per restituire funzionalità e dignità al parlamentino lucano, partendo da un punto: non ha alcun senso logico e politico immaginarsi il soccorso dei consiglieri di opposizione;
non ce ne sarebbe alcuna ragione. Siamo certi che le opposizioni tutte non accederebbero all’ipotesi di una ridefinizione della maggioranza politica. Sarebbe un’ipotesi inconcepibile, di rottura e di tradimento della volontà popolare innanzitutto, oltre che di avanzato e irrimediabile trasformismo.
Non c’è più tempo da perdere, la Basilicata deve affrontare la crisi e tentare di cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal PNRR; obiettivi che i consumati equilibri interni sembrano rendere impossibili; non c’è che una medicina, quella della Giunta del Presidente, che potrebbe restituire dignità alla politica regionale e magari rilanciare l’azione di Governo nel perseguimento del bene comune.
Ed allora è inutile attendere ancora: prima si estrae il dente malato prima cesserà il dolore”.