Pasquale Cinieri, 52enne di Gioia del Colle (BA), conosciuto come “il re delle burrate”, in passato titolare de “La golosa di Puglia” (società estranea all’inchiesta) è finito al centro di un’inchiesta per bancarotta fraudolenta della Procura di Bari.
Per uno dei suoi uomini di fiducia, Domenico Spinelli amministratore di Progressofood (una delle sue società poi dichiarata fallita), è stata disposta l’interdizione per un anno dall’attività di impresa, mentre per l’imprenditore sono scattate le manette.
“La Repubblica” precisa:
“A entrambi vengono contestati i reati di bancarotta fraudolenta documentale e di bancarotta impropria in ragione dagli ingenti debiti tributari maturati per oltre 1.600.000 euro nonché dell’occultamento delle scritture contabili.
L’inchiesta è stata condotta dai finanzieri della Tenenza di Gioia del Colle, che per anni hanno spulciato la documentazione relativa all’impero costruito da Cinieri grazie alle attività casearie.
Prima la Gida, poi la Golosa e la Time distribution: con ognuna di quelle società l’imprenditore aveva cavalcato l’onda del successo.
E – secondo le ipotesi investigative – frodato ripetutamente il fisco e portato alcune di quelle imprese al fallimento.
La Gida, infatti, è stata dichiarata fallita nel settembre 2019 e, proprio in relazione alla sua gestione, Cinieri è stato chiamato a rispondere del reato di bancarotta.
Nel giugno scorso la Procura – che lo considerava un ‘evasore fiscale socialmente pericoloso’ e un ‘bancarottiere’ – aveva chiesto e ottenuto un decreto di sequestro per beni del valore di 2,5 milioni.
Il provvedimento applicava le norme antimafia a un soggetto ritenuto pericoloso dal punto di vista economico, sottraendogli la grande villa con piscina a Gioia e la casa al mare a Policoro (MT), un’imbarcazione da 12 metri del valore di 110mila euro e un’altra, più piccola, da 13mila.
A distanza di pochi mesi, per Cinieri è arrivato anche l’arresto”.