Il decreto Infrastrutture, approvato dal Senato il 4 Novembre, ha portato diverse modifiche al Codice della strada.
Ci sono anche novità per chi deve conseguire la patente per lavorare come autotrasportatore.
La misura messa in campo servirà ad incentivare l’ingresso di nuova forza lavoro nel settore, che in tutta Europa e anche in Italia risente di una carenza di lavoratori.
Secondo le stime più recenti, nel nostro Paese servirebbero almeno 20mila camionisti in più: senza di loro le merci rischiano di restare bloccate.
Quindi ecco spiegato l’arrivo del Bonus Patente secondo cui è previsto un contributo, fino a un massimo di 1.000 euro, ai giovani fino a 35 anni e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso di parte delle spese sostenute per conseguire la patente di guida per i veicoli destinati all’autotrasporto delle merci o le altre abilitazioni professionali richieste.
Il contributo, che non può comunque superare il 50% delle spese sostenute e documentate ed è riconosciuto fino al 30 Giugno 2022, è volto a incentivare, come dicevamo, l’inserimento di giovani nel mercato del lavoro in un settore che soffre di carenza strutturale di autisti.
Per percepire i contributi tuttavia sarà necessario che i richiedenti dimostrino di aver stipulato, entro e non oltre 3 mesi dal conseguimento della patente, un contratto di lavoro in qualità di conducente nel settore dell’autotrasporto per un periodo di almeno 6 mesi.