Scrive in un comunicato il Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle, Gianni Leggieri:
“I dati sulla popolazione scolastica diffusi dall’Upi (Unione province italiane) Basilicata sono molto preoccupanti.
Dal 2017 ad oggi le scuole lucane registrano ben 9mila studenti in meno.
Siamo passati, infatti, da 79.569 studenti nell’anno scolastico 2017-2018 a 70.802 nell’anno scolastico in corso.
Gli spunti di riflessione sono a tal riguardo innumerevoli.
La situazione attuale non fa presagire niente di buono per il futuro, se non si inverte la rotta.
Le previsioni dell’Istat sulla popolazione della Basilicata nei prossimi anni, che tendo a richiamare spesso nei miei ragionamenti, non devono essere visti come uno spauracchio da agitare.
Quelle previsioni devono essere evitate con interventi mirati.
Già, quali?
La crisi politico-amministrativa in Consiglio regionale ha fatto finire la maggioranza nella palude della inoperatività e dello stallo.
Siamo ormai ostaggio dei capricci e dell’inconcludenza di una maggioranza avvitata su sé stessa.
I provvedimenti varati la scorsa estate per alleggerire i costi delle bollette del gas sono stati ispirati da un filo conduttore fuorviante: la lotta allo spopolamento.
Non so come, con una popolazione che si assottiglia sempre di più, con culle sempre più vuote e aule scolastiche sempre meno affollate si possa fronteggiare l’emigrazione che ha ripreso ad interessare i nostri corregionali in maniera massiccia.
Con le bollette meno care attireremo persone da fuori?
C’è una correlazione tra bollette più leggere e rientro e permanenza in Basilicata?
Mancano interventi strutturali per imbastire una vera lotta allo spopolamento.
Il centrodestra lucano, prima affabulato dalla Lega, ora incantato dalla destra urlatrice e “manganellara”, con la componente di Forza Italia destinata a scomparire, non sta offrendo alcun contributo utile per la risoluzione dei gravi problemi che affliggono la Basilicata.
Soltanto lotte intestine per conservare questa o quella postazione, senza slancio e amore per i lucani.
Una regione che con le culle vuote e le aule scolastiche chiuse ha un destino segnato”.