In Basilicata la Golletta Verde di Legambiente per monitorare la qualità delle nostre acque. Ecco i risultati

Ottime notizie per il mare della Basilicata.

Tutti i 5 punti campionati lungo le coste lucane da Goletta Verde di Legambiente sono risultati entro i limiti di legge.

Un risultato importante che quest’anno fa della Basilicata la prima regione in cui Goletta Verde 2024, da quando ha iniziato a fine giugno il suo viaggio lungo la Penisola per monitorare mare e coste, ha trovato per la prima volta tutti i campioni risultati entro i limiti alle analisi microbiologiche.

Da segnalare anche il miglioramento complessivo rispetto allo scorso anno, quando nel 2023 su 5 punti campionati solo 4 erano risultati entro i limiti di legge.

In particolare, migliora la foce del canale Toccacielo, quest’anno entro i limiti di legge mentre nel 2023 era risultata dalle analisi fortemente inquinata.

Questo, in sintesi, il bilancio di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che solca i mari italiani in difesa dei mari e delle coste, e che oggi conclude la sua tappa in Basilicata, a Maratea.

I dati sono stati resi noti questa mattina nel corso della conferenza stampa organizzata al porto di Maratea, dove hanno partecipato: Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale aree Protette di Legambiente e portavoce di Goletta Verde, Antonio Lanorte, Presidente Legambiente Basilicata, Daniela Calderano, Assessore turismo, verde pubblico e decoro urbano del Comune di Maratea, Donato Ramunno, Direttore ARPAB, Michele Lenti, Comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea Tenente di Vascello.

Giunta alla sua 38° edizione Goletta Verde ha come partner principali della campagna ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, e la media partnership de La Nuova Ecologia.

I campionamenti in Basilicata sono stati effettuati dai volontari e le volontarie di Legambiente l’8 luglio 2024.

Dei 5 campioni esaminati 3 sono stati prelevati in foce di fiumi o canali e 2 a mare, tutti hanno dato esito positivo, risultando entro i limiti alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio.

Andando nel dettaglio, in provincia di Matera i campioni sono stati prelevati alla foce del canale Toccacielo (nel comune di Nova Siri), alla foce del fiume Cavone (in località San Basilio, tra i comuni di Pisticci e Scanzano Jonico) e poi presso la spiaggia a sud di Largo Italia sul lungomare, presso il lido di Policoro.

In provincia di Potenza, invece, i campioni sono stati prelevati presso la spiaggia della Luppa (in località Acquafredda) e presso la foce del fiume Fiumicello, entrambi ricadenti nel comune di Maratea.

Dichiara Antonio Lanorte, presidente Legambiente Basilicata:

“La Basilicata riesce a migliorare la situazione della foce del canale Toccacielo, e questo è un grande risultato: vuol dire che in questo anno si è lavorato all’efficientamento del sistema di depurazione.

Questo risultato però non deve farci abbassare l’attenzione: dobbiamo continuare a monitorare i punti critici, specialmente le foci dei fiumi, per assicurare benessere ai cittadini e alle cittadine oltre che al nostro mare”.

Dichiara Antonio Nicoletti portavoce Goletta Verde e responsabile aree protette di Legambiente:

“Nel nostro viaggio con Goletta Verde la Basilicata è la prima regione dove tutti i campioni prelevati sono risultati entro i limiti di legge.

La situazione del sistema di depurazione nel resto del paese rimane, però, un problema che deve diventare una priorità per le istituzioni, anche per evitare di intercorrere in nuove sanzioni dalla Comunità Europea.

Non dimentichiamo che sono 4 le procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue a carico dell’Italia, e quella del 2004 è arrivata alla sanzione pecuniaria portando gli italiani e le italiane a pagare più di 142 milioni di euro in bolletta”.

FOCUS DEPURAZIONE

Quest’anno ricorrono i trent’anni della Legge Galli che, nel 1994, rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue.

È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi.

La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Basilicata ci sono ancora 18 agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea, con un carico generato di 197.700 abitanti equivalenti.

Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano.

Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati.

Per la regione Basilicata, in particolare, sono quattro gli interventi ammessi a finanziamento, di cui solo uno andrà ad intervenire in situazioni sottoposte a infrazione comunitaria, quello relativo alle “opere necessarie all’attivazione del depuratore consortile in agro di Acerenza sito in località Torre Vosa”.

Gli altri interventi riguardano la realizzazione del sistema di trattamento terziario all’impianto a servizio dell’abitato di Melfi (PZ), l’adeguamento del sistema di collettamento di Senise e Noepoli (PZ), e l’adeguamento degli impianti dei comuni di Valsinni e Nova Siri (MT).

In questa edizione 2024, torna il servizio SOS Goletta di Legambiente per segnalare scarichi anomali, chiazze sospette o inquinamento lungo le coste e le spiagge del proprio territorio compilando l’apposito form sulla pagina dedicata.

FOCUS COSTE, CRISI CLIMATICA ED EROSIONE IN BASILICATA:

Infine, tra i temi toccati nel corso della conferenza stampa di oggi, anche il futuro delle coste italiane, partendo dal report nazionale di Legambiente “Spiagge 2024” diffuso oggi a livello nazionale.

Le aree costiere sono sempre più minacciate dagli impatti della crisi climatica, dall’erosione costiera e dal consumo di suolo.

In particolare, la Basilicata dal 2010 al 2024, secondi i dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, è stata colpita da 7 eventi meteo estremi; ma a preoccupare è anche il problema dell’erosione costiera come riportano gli ultimi dati Ispra disponibili.

Basilicata: lunghezza costa bassa 41 km di cui il 51,6% è in erosione (dal 2006-al 2019); registra la percentuale più elevata di erosione a livello nazionale. Info sul report su www.legambiente.it