Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Legambiente Matera relativo all’incendio della discarica:
“Quando le condizioni sono propizie è facile che prima o poi la sciagura si compia.
Criticità nella discarica di La Martella c’erano da tempo, da venticinque anni Legambiente denuncia la cattiva gestione della discarica e della raccolta dei rifiuti in città e da allora si sono susseguite da parte degli amministratori solo promesse e dichiarazioni d’intenti, pur sapendo che le discariche mal gestite sono vere e proprie bombe ecologiche.
Adesso siamo tutti consapevoli dei danni e degli inconvenienti che possono scaturire per la salute e per la vita e le abitudini dei cittadini.
Legambiente chiede la definitiva chiusura di una vicenda iniziata male e finita peggio, soprattutto onerosa, sotto vari profili, a carico dell’intero territorio materano e delle sue comunità e massima trasparenza sulla gestione di questa crisi ecologica, sulle conseguenze che tale evento ha provocato e sulle misure da adottare per scongiurare eventuali ulteriori disastri.
Solo la partecipazione e il coinvolgimento delle associazioni può garantire una risposta forte e chiara delle amministrazioni locali.
Il Comune di Matera si faccia promotore di un concorso di idee per ‘azzerare’ per sempre, senza combustione, i milioni di metri cubi di veleni accumulati a La Martella.
A volte la fantasia può fare più e meglio della burocrazia e del malaffare”.
Così i consiglieri regionali Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci:
“Il gravissimo incendio, seppur domato grazie all’incessante opera dei Vigili del Fuoco, non può spegnere le nostre preoccupazioni.
L’Assessore Rosa ha accolto favorevolmente la nostra richiesta di relazionare su quanto avvenuto a Matera nella giornata del 4 agosto.
Nonostante lo spegnimento, però, permangono forti timori rispetto alle sostanze che si sono sprigionate nell’aria.
A detta dell’assessore, si sarebbero registrati sforamenti per i parametri di idrocarburi non metanici e benzene.
I dati dovrebbero essere pubblicati sul sito ARPAB in giornata.
Per le diossine è stata coinvolta la sede di Taranto di ARPA Puglia ed i risultati dovrebbero essere disponibili lunedì.
Dobbiamo purtroppo prendere atto che sulla discarica di Matera si aprono nuovi scenari che inevitabilmente ne prolungheranno i tempi di bonifica.
Una bonifica che era finalmente partita sotto la gestione di Invitalia, il soggetto a cui era stata affidata la cura, la programmazione e l’esecuzione dell’intervento.
Ci auguriamo che venga fatta al più presto luce su questo disastro vero e proprio e ci aspettiamo la massima efficienza da parte degli organi amministrativi a tutti i livelli affinché questa vera e propria bomba ecologica venga disinnescata definitivamente.
Nei prossimi giorni vigileremo sulle azioni messe in campo da parte di tutti gli organi di competenza regionale.
Non sono tollerati ritardi e passi falsi: è ormai un obbligo morale mettere fine ad un rischio continuo che nei giorni scorsi ha presentato un conto davvero salato per i cittadini materani e delle città della vicina Puglia.
Ovviamente andrebbe aperta una riflessione sulla gestione del ciclo dei rifiuti, un ambito che attira interessi che troppo spesso si rivelano essere senza scrupolo alcuno”.