“Ci si avvicina al picco epidemico stagionale dell’influenza: il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 795.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 4.266.000 casi in Italia”.
E’ questo l’ultimo aggiornamento del bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità.
Val D’Aosta, Lombardia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Basilicata le regioni maggiormente colpite.
L’Istituto superiore di sanità (Iss) sottolinea, come riporta Repubblica, che:
“il livello di incidenza dei casi di sindrome simil-influenzale raggiunto si colloca, per ora, all’interno della soglia di intensità media”.
Ecco quanto si legge sempre su Repubblica:
“In Italia l’incidenza totale è pari a 13,2 casi per mille assistiti.
Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 39,8 casi per mille assistiti.
Intanto, mentre si continua a puntare l’attenzione sul Cornavirus, l’Iss ricorda i rischi delle complicanze dovute all’influenza stagionale.
Secondo l’ultimo bollettino FluNews, a cura dell’Iss, dall’inizio dell’epidemia sono stati segnalati 78 casi gravi di influenza confermata in laboratorio, di cui 15 deceduti.
I casi gravi sono stati segnalati da 16 Regioni e Province autonome.
La regione che ne conta di più l’Emilia Romagna (12), seguita da Lombardia (7), Veneto e Puglia (6).
In 60 casi (pari al 77%) era presente almeno una condizione di rischio preesistente, come diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità.
In 75 casi è stato isolato un virus di tipo A (soprattutto H1N1, seguito da H3N2), e in 3 casi di tipo B.
Tutti sono stati ricoverati in Unità di Terapia Intensiva, 57 sono stati intubati e 11 hanno necessitato respirazione extracorporea (Ecmo).
Durante la stagione 2018-19, il bollettino FluNews aveva riportato complessivamente 812 casi gravi di influenza, di cui 205 deceduti”.