“Anche i lavoratori in part-time verticale avranno un’indennità”.
E’ quanto precisa SkyTg24 che prosegue:
“L’Inps ha infatti stabilito per loro una tantum di 550 euro che sarà rivolta ai lavoratori dipendenti di aziende private, già titolari nel 2021 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese (e nel complesso un periodo di non lavoro non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane).
I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO – Da questo particolare tipo di conteggio restano fuori gli assicurati del Fondo Pensioni Lavoratori Dello Spettacolo, il cui conto avverrà invece a giornate.
COSA SERVE PER LA DOMANDA – Il lavoratore, al momento della trasmissione della domanda, non deve essere titolare di altro rapporto di lavoro dipendente, di trattamento pensionistico diretto o di Naspi, ancorché sospesa.
COME PRESENTARE LA DOMANDA – Per ricevere l’indennità una tantum, la domanda all’Inps andrà presentata entro il 30 novembre 2022, accedendo al sito previo accredito con SPID, Carta di identità elettronica o Carta nazionale servizi.
La domanda è disponibile nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, raggiungibile a partire dalla homepage e seguendo il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, infine “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”.
CANALI ALTERNATIVI – In alternativa al sito web, le indennità possono essere richieste tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, a seconda dei diversi gestori). È possibile presentare domanda anche attraverso gli Istituti di Patronato.
COSA NE PENSA LA CGIL – Secondo il sindacato guidato da Maurizio Landini, “si tratta di un intervento che solo in parte risponde alle tante rivendicazioni che abbiamo portato avanti in questi anni. È tuttavia un risultato che tiene conto della specificità di questa categoria di lavoratori che sul piano delle tutele del reddito non ha finora mai potuto godere di sostegni veri e strutturali”.
L’AIUTO AI LAVORATORI – Come ribadisce la Cgil, “è una prima risposta che, benché positiva, deve rappresentare il via per l’elaborazione di un intervento più ampio e capace di sostenere i redditi dei lavoratori in part time ciclico verticale costretti a lavori con una programmazione di fermo delle loro attività”.
IL NUOVO GOVERNO – La Cgil, inoltre, chiede “che il nuovo Governo affronti, nella necessaria revisione delle tipologie contrattuali, anche il tema del part time, che troppo spesso non è una scelta, anzi è diventato occasione di sfruttamento e di lavoro povero.
Le nostre sedi, con il loro sistema di servizi sono a disposizione per tutti quei lavoratori interessati alla presentazione delle domande”, fa sapere il sindacato”.