Ancora un successo per la Cantina di Venosa.
Dopo una prima serata indimenticabile con l’evento “Riflessi di Stelle” che conta oltre 3000 biglietti di degustazione venduti, 1.200 bottiglie stappate e tantissimi giovani arrivati da tutto il centro sud, l’azienda festeggia un ulteriore traguardo.
E’ stata infatti apprezzata nella guida settimanale “Tre Bicchieri 2023” di “Gambero Rosso”.
La guida Vini d’Italia è una delle più autorevoli e influenti guide Italiane relative al mondo del vino, recensendo ogni anno circa 20.000 vini delle più autorevoli cantine italiane.
A ciascun vino recensito la guida attribuisce un punteggio espresso in bicchieri; in particolare, il punteggio varia da un minimo di un bicchiere ad un massimo di tre bicchieri.
All’attenzione della guida e tra i 100 migliori rosè italiani, l’ottimo “Verbo Rosato” di Cantina di Venosa, elegante, moderno ed invitante vino di qualità che presenta colore Rosa con riflessi ramati.
Un Bouquet fruttato, intenso, con chiari sentori di ciliegia, fragola e lampone dal sapore fresco e di grande equilibrio.
La sua realizzazione è tutta un programma: selezione delle uve, raccolte a mano nelle prime ore del mattino e trasporto immediato delle stesse in cantina.
Successivamente, pigiatura e diraspatura delle uve, sgrondo e separazione dopo circa 12 ore del mosto fiore, decantazione e fermentazione a temperatura controllata da 15° a 18° C.
Il “Gambero Rosso” ha definito la nostra regione “la gemma nascosta dell’Italia del vino” e la Cantina di Venosa è davvero una perla preziosa del Vulture.
Sulla decisione di produrre rosati, il Presidente Francesco Perillo ha dichiarato:
“La storia dei rosati di Cantina di Venosa parte da lontano, oramai una ventina di anni fa, declinando l’iconico Terre di Orazio Aglianico del Vulture nella versione rosè.
Un vero proprio scatto di reni nella categoria, in Basilicata, dove le aziende che crede vano nelle potenzialità dell’Aglianico rosato non si contavano nemmeno nel palmo di una mano.
I nostri rosati con uve Aglianico del Vulture hanno il loro punto di forza nella consapevolezza di aver maturato una grande esperienza nell’interpretazione della materia prima, in una veste così delicata come quella del rosato.
Questo grazie alla qualità e alla gestione agronomica condotta dai viticoltori, oltre che all’avanzato livello di attrezzature enologiche a disposizione dell’azienda.
Un mix, quest’ultimo. che rende in senso più ampio la Cantina di Venosa competitiva”.
I numeri parlano chiaro: con 400 soci viticoltori, 800 ettari di vigne, una resa di 50mila quintali d’uva (per il 90% Aglianico) e 35000 ettolitri di vino, Cantina di Venosa è una delle aziende cooperative più importanti del mezzogiorno e fra le più premiate nei vari concorsi enologici nazionali e internazionali.
La produzione ammonta complessivamente a 2 milioni di bottiglie – su un potenziale di 5 milioni – più un 60% di sfuso.
Ben 21 le etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture, sia Doc che Docg.
Infine, a margine della prima serata “Riflessi di Stelle”, Perillo ha aggiunto:
“La nostra realtà, l’unica cooperativa vitivinicola della Basilicata, e una tra le più importanti del sud Italia, è un’azienda del vino dinamica e attenta alle innovazioni.
Durante la pandemia non siamo stati a guardare e abbiamo attivato tante iniziative legate al progetto di filiera: per ammodernare e rendere più efficiente il lavoro in vigna, aumentare la sicurezza sul lavoro, per migliorare la logistica e sviluppare l’accoglienza.
Abbiamo già realizzato un magazzino automatizzato che velocizza notevolmente le spedizioni e la movimentazione delle bottiglie ed entro l’anno concluderemo la prima parte del progetto di riorganizzazione degli spazi attraverso soluzioni d’architettura moderna.
Entro due anni realizzeremo inoltre nuove strutture per l’accoglienza enoturistica, una sala convegni e terrazze di degustazione.
Faremo domanda per i fondi del progetto di filiera 2024-2027 con nuove idee che stiamo al momento sviluppando”.
Il Presidente – Francesco Perillo