“Non è un semplice atto formale, ma un’alleanza che sancisce un percorso comune che parte dalla cultura ma che contiene elementi di forte civismo, religiosi, sociali e comunitari”.
Così il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, ha commentato il gemellaggio firmato a Isola Capo Rizzuto fra le due città unite dal Vescovo, mons. Pino Caiazzo che nella città dei Sassi è alla guida della comunità da poco più di un anno.
Nel corso della cerimonia i due sindaci hanno sottolineato il valore di questo atto che si inserisce in un percorso di sviluppo dei territori e rappresenta il simbolo di un Mezzogiorno che guarda avanti e che, come ha sottolineato il sindaco de Ruggieri citando La Malfa:
“Coniuga i verbi al futuro. Per questo il patto che stringiamo oggi fra le nostre comunità costruisce un’alleanza operativa che parte della cultura e fortifica l’identità di due luoghi e ne fa strumento di crescita.
La storia di un luogo ne rappresenta il valore e deve condurre a politiche di nuova occupazione che non possono che passare dall’innovazione e dalla ricerca”.
Il Patto di amicizia prevede, tra l’altro, di promuovere ricerche per lo sviluppo delle tradizioni locali, del patrimonio ambientale e culturale dei rispettivi territori.
Tra i punti salienti, inoltre, si riserva particolare importanza agli scambi nel settore scolastico per la reciproca conoscenza, fra le associazioni sportive e ricreative per sviluppare il confronto interculturale e per la valorizzazione del patrimonio artistico locale oltre alla promozione e canalizzazione dei flussi del turismo.
“L’incontro a Isola Capo Rizzuto – prosegue il sindaco – ha rappresentato un significativo momento di confronto che ha riguardato non solo i temi contenuti nel patto di allenza che abbiamo firmato, ma anche gli elementi che rappresentano le nostre rispettive culture e che fanno di aree del Sud come le nostre, luoghi nei quali la cultura è la culla di una storia millenaria”.
Presenti all’incontro anche il vice Prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito, il sindaco di Cutro, Salvatore Di Vuono e il parroco di Isola Capo Rizzuto don Edoardo Scordio, testimone della lottaazlle cosche malavitose.