Gianni Sciannarella, segretario Fials Matera, Leonardo Bia, Presidente “Associazione Infrastrutture, servizi e mobilità del Materano”, nella giornata odierna, invieranno alla Regione Basilicata la Proposta di legge di riforma della Sanità lucana nata dalla discussione con i cittadini della petizione “La Sanità materana non si tocca!“:
“Oggi c’è un evento storico perché presentiamo alle istituzioni una Proposta di legge nata dal basso, dalla discussione costante e attiva con la nostra comunità che ha manifestato la volontà di avere una vera riforma che metta i cittadini al centro del progetto.
Questa la nostra proposta in breve prevede: la nascita di due aziende sanitarie di tipo misto una a Matera e una a Potenza per creare vera integrazione tra ospedali e territorio.
Abbiamo disegnato un modello con al centro gli ospedali per acuti e attorno ad essi in rete di strutture territoriali, Tricarico (MT), Stigliano (MT) e Tinchi (MT) che dovranno essere riempiti di contenuti e attrezzati per offrire non solo servizi ma anche per ospitare le dimissioni protette che serviranno per decongestionare gli ospedali per acuti, potranno essere utilizzate per allontanare dai nuclei familiari i pazienti sospetti Covid così da evitare che nei territori nascano focolai all’interno di nuclei familiari.
Queste strutture devono essere dotate di tutto quello che serve strumentazioni, tecnologie e personale sanitario per garantire i livelli di assistenza e per fornire risposte in tema Sanità ai territori.
Quindi radiologia, laboratori analisi, ambulatori dovranno essere messi in condizione di lavorare a pieno perché dobbiamo evitare lo spostamento di tanti cittadini che ogni giorno devono fare tanti chilometri anche per visite banali.
Un altro livello che noi abbiamo pensato sono le Case della salute: queste strutture vengono gestite attraverso la collaborazione e valorizzazione dei medici di Medicina Generale.
Qui il cittadino troverà l’assistenza di base come i medici, pediatri e specialisti di libera scelta e soprattutto troveranno l’infermiere di famiglia, figura nuova introdotta finalmente da una nuova legge nazionale che affianca il medico di base per offrire la migliore risposta possibile ai bisogni di salute dei cittadini.
Queste strutture dovranno creare una fitta rete sul territorio lucano, queste strutture dovranno essere sede di postazione del 118 così da essere dei veri punti di riferimento per la comunità.
Un ulteriore elemento nuovo, che abbiamo voluto introdurre nella nostra proposta, è il ruolo importante dei cittadini (attraverso i Comitati e le associazioni) in un Osservatorio permanente insieme alla Conferenza dei Sindaci per portare per la prima volta i cittadini dentro le istituzioni e vicini alla sanità.
Questo organismo in collaborazione con la conferenza dei sindaci eserciterà controllo e vigilanza sull’operato dei Direttori Generali delle ASM.
Questo per noi è un orgoglio perché, per la prima volta, si porta e si dà un ruolo attivo ed importante ai comitati cittadini.
Con questa proposta, in sostanza, abbiamo disegnato un modello di Sanità vicino ai cittadini ed attorno ai cittadini, un modello che mette in rete tutti i presidi sanitari per dare ai cittadini le giuste risposte in termini sanitari, per abbattere le liste di attesa per visite ambulatoriali semplici e per evitare gli spostamenti che ogni giorno vedono impegnati migliaia di lucani.
Questo è la Sanità che vogliamo fatta dai cittadini per i cittadini.
Nei prossimi giorni organizzeremo un incontro con la cittadinanza per condividere con loro il lavoro che abbiamo sviluppato insieme”.